Avevano negato l'esistenza di un caso, ma era come negare l'esistenza dell'acqua calda.
Il caso Wanda/Icardi contro l'Inter, è il caso dei casi. Un caso fatto di cose non dette, silenzi, messaggi subliminali, in codice, e soprattutto un caso che ha letteralmente spaccato l'ambiente nerazzurro, ha spaccato la tifoseria. Se ci sono tifosi contenti del fatto che sia stata revocata la fascia al capitano, per consegnarla a "Batman", il portierone sloveno dell'Inter, Handanovic, tanti, hanno ritenuto questa scelta affrettata, sbagliata. Se ci sono tifosi che dicono che era diritto di Icardi pretendere un ritocchino per il contratto, parlare di rinnovo ora, con contratto che è in scadenza tra due anni, visto che oramai tutti fanno così, ci sono tifosi che dicono che per l'Inter dovresti giocare anche gratis. 

Una battaglia quasi tra Guelfi e ghibellini che erano le due fazioni contrapposte nella politica italiana del Basso Medioevo. 
Ma qui non stiamo parlando di politica, ma di calcio. Con un caso fatto esplodere in modo irresponsabile nella parte più delicata della stagione dell'Inter.
L'ultimo messaggio dell'ex capitano è confondili con il silenzio, sorprendili con le tue azioni.

Continua il balletto. Un balletto che, finirà come finirà, intanto, sta danneggiando l'Inter. E se la corda si tira ancora, si spezzerà in pessimo modo con effetti devastanti per tutti.
Chi ne è responsabile? Chi ha ragione in questa vicenda? Chi ha torto?