15 punti di penalizzazione.
Poi se saranno confermati o meno, si vedrà.
E c'è poco da gioire. Perchè qui la giustizia in quanto tale forse c'entra poco, c'entra, invece, ben altro.
Un mix di coseuna miscela potente e di potere, di guerre infernali, feroci, diaboliche, di cui forse non abbiamo neanche la minima idea. Stiamo vedendo solo la coda, manca tutto il resto. Il corpo e l'anima di questa belva. 

La Juventus è stata, se lo è ancora è tutto da capire, la società più rappresentativa del calcio italiano. Dopo il sistema calciopoli, dopo la vicenda degli scudetti revocati, arriva ora questa nuova mazzata. E di mezzo di nuovo la Juventus.
Sarà un caso? Siamo il Paese che non fa rima con verità storica e neanche giudiziaria.
Il caso Moro, il caso di piazza Fontana, della strage di Peteano, di Bologna e si può continuare, dovrebbero insegnare qualcosa per lo stato della verità in Italia. Certo è che siamo bravi a farci male da soli! E alla grande.
Il sistema delle plusvalenze è applicato ovunque, chi decide quando si è in abuso e quando no? Visto che non esistono regole? Si potrebbe fare affidamento alla macchina, al grande algoritmo che potrebbe intervenire per cercare di porre limiti ad una situazione letteralmente sfuggita di mano. Dando un valore oggettivo di mercato ad un giocatore.
Ma nessuno è santo in questa storia e stiamo facendo l'ennesima figuraccia planetaria.
Viviamo in quel mondo dove consentiamo ad uno stato di essere proprietario di una società di calcio, il PSG, che può spendere e spandere come vuole, solo che si è schierato dalla parte giusta della storia dei potenti di turno, quelli che contrastano il progetto della SuperLeague! In italiano, super lega. Ed allora, cento mila occhi chiusi.
Viviamo in quella società dove un club inglese compra un giocatore per alcune decine di milioni di euro a cui non si può dire no, l'Arsenal, perchè in Italia nessuno può spendere soldi per talenti, e quei soldi, in un Paese indebitato all'inverosimile, diventano quasi come l'oasi nel deserto della disperazione.
Abbiamo mancato due edizioni consecutive dei Mondiali, non c'è aria di riforma. D'altronde c'è l'Europeo, vinto non si sa bene come, visto il tutto, con cui consolarci per i prossimi trent'anni di sbandate.

La Juventus non è il capro espiatorio di un sistema oramai marcio fino all'inverosimile, non sono vittime dalle parti di Torino: il problema è di tutt'altro tenore. Ed è ben peggio dei punti di penalizzazione, dell'eventuale retrocessione o mancata partecipazione alle competizioni europee. Tanto gli anni passano e la Juve ha tutti gli strumenti per risalire. Il problema vero è che si sta perdendo letteralmente fiducia nel mondo del calcio. La gente si sta allontanando, ci si sta disinnamorando, i giovani fuggono, gli stadi si svuotano, e gli abbonamenti TV subiranno importanti cali. A furia di non fare niente e farsi guerre intestine violentissime, si stanno costruendo macerie su macerie, cioè il nulla. Perchè il caso Juventus, per quanto riguarda le plusvalenze, sa proprio di questo.
Altro discorso è quello tecnico sulla partita stipendi. Vero è che la lealtà del campionato è stata minata, ma allora perchè non restituire i punti alle squadre che con la Juventus hanno perso o pareggiato?
Se lealtà è stata minata, per aver giocato con una squadra "sleale" a livello di sistema, non sarebbe giusto riconoscere le vittorie o i punti ottenuti sul campo? Bisognerebbe restituire i punti persi anche alle altre!
Già... le altre.
Ma chi scaglierà oggi la prima pietra, potendosi dire di essere senza peccato, nella nostra Serie A?
Intanto, in Europa se la ridono, per quanto siam bravi a farci la guerra civile da poveri imbecilli quali siamo!