Ad agosto, come spesso accade, si danno i primi verdetti mediatici, per riscaldare l'ambiente e preparare (illudendo) i tifosi a contendere il campionato alla Juventus vincitrice degli ultimi sette consecutivi.

In base ai colpi di mercato e amichevoli a turno, prima il Napoli di Ancelotti, poi la Roma, poi l'Inter di Spalletti, arrivata ad un soffio prima a Vidal e poi a Modric, alla fine pure il Milan, con una piazza Duomo in festa per Higuain e il ritorno in società di colossi come Leonardo e Maldini, a turno tutte queste squadre sono state detentrici del titolo di anti Juve. 

Poi è iniziato il campionato e già a fine settembre i punti di vantaggio sulla seconda, il Napoli di Ancelotti, erano già sei, troppi, e troppo presto. Quindi ci vuole qualcosa per riportare interesse. Il pareggio interno col Genoa, dei bianconeri, è la contemporanea vittoria del Napoli riporta uno spiraglio, con i partenopei che riducono lo svantaggio a quattro punti. 
Nemmeno il tempo di parlarne che domenica i punti sono, puntualmente tornati a sei. 
Nel mezzo ci mettiamo Report, che per tirare su qualche ascolto dedica una puntata alla questione n'drangheta biglietti società, non portando a galla nulla che già non si sapesse, ma che aiuta le classiche chiacchiere da bar, di chi non aspetta altro per spostare l'attenzione su un campo extra calcistico, giusto per non perdere l'abitudine. 

Arriviamo a lunedì, dove la bellissima e meritatissima vittoria dell'Inter a Roma contro la Lazio fa dimenticare tutti degli occhi a cuoricino nei confronti del Napoli di Ancelotti, lo mettono da parte, ed è arrivato di nuovo il momento dell'Inter come anti Juve. 

Noto con piacere che questa cosa è puramente mediatica, perché molti amici e anche qui, in questa community, molti tifosi non abboccano e sanno benissimo le differenze che ancora ci sono tra la Juve e il resto. 
La Juve non è né imbattibile né tantomeno perfetta, però, come squadra, società, struttura, tra stadio, J museum, J medical, J village, ha una solidità che in Italia nessuno può al momento avvicinare. 
La Juve, in Italia si intende, può schierare quasi due squadre senza abbassare di molto il livello della squadra titolare, e a lungo andare, in una stagione intera questa cosa farà sicuramente la differenza. Appena il turn over, gli infortuni, i cali di forma e la sfortuna faranno visita alle squadre, e questo succede a tutti prima o dopo, in base alla preparazione, li verrà fuori il vero gap tra le squadre. 
Sulla partita secca tra titolari, tutte le squadre possono rendere la vita difficile alla Juve, ma non è mai un singola partita a determinare una stagione. Gara dopo gara, trasferta dopo trasferta, punticini lasciati un po' qua e un po' la che molti lasciano per strada, e la Juve no, fanno la differenza. 
La Juve deve rispettare tutti, come sempre fa, ma temere solo se stessa. Se non succederà una sorta di harakiri generale, o un golpe contro Allegri o la società, questa squadra è destinata all'ottavo... al nono ecc... A mio parere l'unica squadra che ha intrapreso una strada lungimirante seria e che porterà sicuramente a risultati importanti è l'Inter. Ma ci vorrà ancora del tempo. 

In Europa, invece è un'altro discorso. Sicuramente la Juve vuole la Coppa, ma lì la concorrenza è altissima e il minimo errore si paga.
Vedremo...