qui per la parte VI

Cassano, al telefono: “Ou mà, chess’ dìsh’ accàs’?”  (Oh, mamma, che si dice a casa, come va a casa? n.d.r.)
Sempre Cassano: “(Che ddish’ Girolamo? Mang’ bbun’eh?” (Che dice Girolamo? Mangia bene? Eh? Il riferimento al mangiar bene di Girolamo è leggermente polemico, essendo Girolamo, notoriamente uno che mangia a più non posso, ma che contribuisce ben poco al ménage familiare n.d.r.)
Mamma di Cassano (Che salutiamo con simpatia): “Ehh figghjem! Eccettaddisch? Cuss’ vene’, mang’ e se ne voch” (Eh, figlio mio! E cosa vuoi che ti dica? Questo viene, mangia e se ne va n.d.r.)
Sempre la mamma di Cassano: “Io gli dico sempra: “porta qualche borsetta, qualche accatenin, ca ce potem cambà ‘nu poc’. Ma mò si sono tutti buttate a vendere al fumo…”
Continua la mamma di Cassano: “tuo nonno, ca se crid u chiù diritta d’ tutt’, sta cazz di marmellata ca par’ la nutella se l’ha miso sopra al pane per vedere se era buono. Insò, per farla brevo, se lo sò apportato via con l’ambalanza, mo sta in rianimaziono che devono vedera se sta ancora da fare qualcoso o se ce lo possiama riportare a cas, com’ sta sta…
Cassano: “Noo, ma quella prima di mangiarla devi cucinarla, non la puoi prendere che sta ancora cruda, la devi cucinare!, ma possibbile ca ce devo stare sempre io? A Nicolino il vespino glielo avete aggiustato? Gli scippi come fasch a ffarli? Come ve lo devo dire che il ‘Ciao’ non ha lo spunto per partire di scatto? Quello fa per prendere la borsetta, ma se la vecchia non molla Nicolino come deve fare? Ci vuole il vespino!”
Sempre Cassano: “A Eufemia la settimana scorsa, e dai, e dai, e usalo oggi e usalo domani, si è bucato il bidone. Mo, dico io, sta santa crista, come la vogliamo far andare a lavorare? Manco un fuocherello si può accendere più! Vedi che di sera fash fridd, io voglio capire come deve esercitare ‘sta ragazza, che è volenterosa, ma se manco gli date un bidone per fare il fuocherello poi prende e va con cugginm  (mio cugino n.d.r.) e voglio vedere, poi, come dovete fare…”.

Sullo sfondo, in sottofondo si sente un rumore di camion…
Cassano: “Ou mà, ti devo lasciare, sono al lavoro, è arrivato un amico mio col camion del letame, fammi andare, ca s’ non ci stò io non lo fanno entrare… ciao!”
La signora Cassano, però, non è affatto intenzionata a chiudere così presto la comunicazione…
Cassano: “Mà, como t’ l’egghiaddish! Mo devo andare, m’ n’egghiashiiii. Devo andare… ho capito… vabbuo’… va bene… vaaaa bene… babò…va bene…bah…, cià cià cià cià… Vaaa beeeeneeee, babò devo andare cia cia…sineee… ho capito, ma mo è arrivato un amico che devo aprire il cancello… si si ti saluto a tutti, …sineeee ho capito, il vespino glielo “trovo” io a Nicolino. Vabbuò? vabbeeene, cià cià cià cià…….cià cià…

Chiusa finalmente la comunicazione, Cassano ha un momento di sfogo: “Emmadonna do carmine non si stacca e non si stacca!”
Poi, tornando al camion: “Carmelooo ou Carme’…CAAARMELOOO! Ou! Ecchè non ci senti? Ah, t’hanno arrubbato l’apparecchio? Non ci sta più religione. Ma scusa una cosa: mo che dobbiamo scaricare il letame sul campo in retromarcia, quando ti devi fermare, come lo fai a capire? Ah, ti fermi quando ti dico io basta? Tu lo capisci… io dico bò, e tu mi senti e ti fermi, ho capito bene? Vabbuò, facciamo che mi fido…" poi si guarda intorno e, rivolto ad un altro: “Ou, dov’è Pasquale? Ah, eccolo… Pasquà, viè qquà che ti do un incarico speciale: tu devi stare dietro al camion di Carmelo che, man mano, quando si alza la sponda, scarica il letame. Quando si deve fermare tu gli dici: “Carmelo, fermati!” E quello si ferma! hai capito?” Pasquale, non proprio convinto, annuisce “Ebbravoappasquale! Buon lavoro, eh”

Nel frattempo si avvicina ad Antonio uno dei custodi della Continassa : “Antonio, è arrivato il geometra con la sua squadra. Che faccio? Li faccio entrare?
Cassano: “uèèèè, geometra carissimo, vieni vieni, così ti dico quello che ho in mente di fare, e tu mi dai un parere tecnico, diciamo così…"
Geometra: “Antò, Dimmi tutto!” Sono tutt’orecchi”
Cassano: “allora, mo ti spiego la mia idea: quello lì in fondo, quello più grande, è il campo principale. La cosa buona di quel campo è che c'ha le luci, quello va bene per fare la coltivazione intensiva. Su quel campo, possiamo andare avanti a lavorare sia di giorno sia pure di notte. Due turni di 12 ore, e vedi come passa la paura. Dish che so’ disoccupati, dish. E mò li occupiamo noi, che poi ci verranno pure a ringraziare, ca chist so’ cciucci da fatica. Se gli spezzi la schiena chist so’ ppure contenti!”
Sempre Cassano: “Il campo due, secondo me lo usiamo per l’altra coltivazione… che ti parlavo l’altro giorno… sì sì, quello secondario… Quello, luci non ne tiene… Sì, sì… senza luci è meglio: lì, dobbiamo montare l’attrezzatura per la coltivazione specialePoi ci sta pure un altro campo più piccolo, che lì dobbiamo scavare parecchio e dobbiamo pur fare uno strato di cemento perché poi là dentro ci dobbiamo mettere delle cose che vengono col treno direttamente dalla Germania.”

E qui la voce di Cassano si fa decisamente più bassa: “Oh vedi che questa è stata un botta di culo forte che abbiamo avuto, perché di solito ‘ste cose le vanno a mettere dentro alle navi che poi le affondano nel Mar Ionio. Stavolta sono riuscito a convincere ai tedeschi. Quelli si sono fatti due conti veloci, e si sono detti: ma invece di portarle giù fino alla Calabria, facciamo il percorso più corto e le portiamo tutte quante a Cassano, che loro mi conoscono bene e lo sanno che si possano fidare. Marraccmann, Geo’ chist li dobbiamo trattare di lusso, che se prendiamo il giro, ci facciamo i soldoni forti, proprio! I calabresi sono pieni, e se gli diamo supporto non se la prendono, ho parlato pure con loro, ne hanno fin sopra ai capelli. Un aiuto nostro, me l’hanno garantito, non gli crea nessun problema, anzi... questo materiale, meno viaggia e meglio è!”

Un inserviente della Continassa viene ad avvisare Cassano dell’arrivo di Allegri, che ancora non sa niente delle piccole trasformazioni in corso d’opera: “Ou, Nicò, vedi che è arrivato Allegri…”
Cassano: “Max Max! Buone notizie! Buone notizie, Max!”
Allegri: “Maremma buhaiola ma che hazzo state a ffa?”
Cassano: “Noooo, niente Max, nieeeente. Solo che secondo me qua dobbiamo diversificare, non è che si deve essere scienziati per capire che bisogna sempre diversificare, poi la terra deve essere utilizzata a rotazione, un anno a riposare, poi a frumento… e poi, dico io, qualche alberello, qualche pianticella non le vogliamo pure mettere? La terra di questi campi sta a riposare da 10 anni almeno. Dobbiamo andare a rotazione! Ai ragazzi gliel’abbiamo già detto di spostarsi nel campo a fianco. Se lo spazio è poco: meglio! Bisogna migliorare la manovra nello stretto, che a giocare con le praterie davanti era bravo pure mio nonno, bisogna allenarsi giocando nello stretto.”

Mentre Allegri cerca di capire se sta sognando o se davvero tutto quello che ha visto e sentito non è frutto della sua immaginazione, Cassano continua a dare disposizioni.
Cassano: “Rocco… Rocco, qua stiamo, qua. Rocco, l’aratro l’hai portato? Ca se no la terra come la dobbiamo aggirare col le mani?”
Tornando ad Allegri: “oh Max, senti una cosa, vatti a prendere un bel mesetto di vacanze, che qui ci penso io. Quando torni, ti faccio trovare la squadra bella pronta per vincere lo scudetto di cortomuso, come piace a te!
Allegri, per nulla convinto: “ma porca d’una Maremma Buhajola! Ma si può sapere chi li allena questi qui, se io non ci sono?”
Cassano, che stupido non è, ha già capito dove vuole andare davvero a parare il buon Max: “Guarda che lo stipendio te lo danno lo steeeesso, anche se te ne vai in vacanza già da moooo. Ahahahah. Seee mooo, che ti stavi a preoccupare per quello, ahahahah. Vedi che qua stiamo alla Juve. Chist sò ffess!
Sempre Cassano, stavolta più serio: “Ca poi, Max, se ci vogliamo prendere per il culo, prendiamoci pure, ma se la vogliamo dire com’è… Max, sincero, senza rancore, un allenatore che fa giocare peggio di te io, a memoria mia, non l’ho mai visto.
Allegri contentissimo per il discorso riguardante la vacanza comunque pagata, e per nulla offeso o anche solo minimamente risentito dal giudizio tecnico di Cassano del suo operato: “Buona idea, Antonio, tettù sei un genio! Appena incontro Lapo glielo diho subito! Parto già oggi!”

Cassano, tornando all’attività in gran fermento che nel frattempo prosegue: “Vincenzo, ou, Vincè, ma chi t’ha detto di venire già in mattinata? Io avevo detto che gli animali li dovevi portare nel pomeriggio! No, no, non è la stessa cosa: intanto perché le pecore se le scarichi adesso, il prato del campo, tempo mezza giornata me l’hanno già rovinato. Lo sai benissimo pure tu che le pecore strappano l’erba con le radici. Brucano una volta e il prato non esiste più per sempre. Le pecore sono fetenti, vanno tenute separate e devono mangiare dei mangimi che servono per fare una lana migliore, più elastica.
Poi le galline. Le galline le metteremo nello spiazzo dove adesso stanno colando il cemento. Lì, metteremo tutta una serie di sostanze ad alta emissione di nutrienti che vedrai che uova che ti faranno le galline. Le migliori uova del Piemonte ti faccio venire fuori. Hai presente le orate che ti mangi quando vai in Calabria a trovare i parenti tuoi? Eh, sì, quelle che dici sempre che sono le migliori di tutto il mondo? Le uova che faranno queste galline saranno meglio delle orate calabresi dei parenti tuoi. Cosa c’entrano le orate con le uova? C’entrano… c’entrano… Ma ci vuole prima che depositiamo le sostanze nutritive, poi mettiamo la recinzione e poi piazziamo le galline. E non te le far scappare, se no a correrci dietro ci vai tu. Mi voglio proprio divertire a vedere come fai a prenderle, una ad una, se scappano via. Ahahaha.

Anto’, Antonio, Antò… Uno dei magazzinieri richiama l’attenzione di Antonio su un’altra questione (minore), che ancora non avevano avuto modo di affrontare…
Magazziniere: “antò, si tratta di quei manichini Antropomorfi di nuova concezione, quelli che saltano. Appena arrivati, ancora imballati. Servivano per simulare la barriera negli allenamenti sulle punizioni…”
Cassano: “servivano… ecchessignifica servivano? Che le punizioni mo le hanno abolite? Quando si dovranno fare gli allenamenti sulle punizioni verranno usati per quello e quando invece saranno liberi li useremo come spaventapasseri. Qui non è che si sta smantellando niente, si cerca solo di fare sinergia tra l'attività sportiva della Juve che continua a rimanere e l'attività di agriturismo che abbiamo in mente di proporre ai turisti, quando vengono a Torino per vedere la Juve.”

Cassano condivide col geometra la sua vision: “al posto del J-Hotel ci facciamo un bordello di lusso. Poi, il J-Market lo facciamo diventare una specie di mercato rionale alla barese, diventerà il luogo di smercio dei prodotti tipici della provincia di Bari. Verranno da tutto il Piemonte per assaporarli. E potremo pure spedire i prodotti ittici degli allevamenti Piemontesi.
Adesso che l’Ilva è stata sanificata, le cozze prodotte nelle famigerate acque del porto di Taranto hanno perso tutto il loro inconfondibile gusto. So 'addiventate tutte sciaaape sciaaape, so' addiventate...Ahahahah. 
Noi, mo, con tutta questa quantità enorme di materiale tedesco che stoccheremo fino a raggiungere le falde, vedrai chessapore, ancora più inconfondibbile, avranno le nostre cozze juventine! La cozza torinese a quella tarantina se la metterà, come si dice a Bari, sotto l’ascella! Ahahahah, com'ier' 'u mott'? Fino alla fine!

Mentre dice così, Cassano si accorge della presenza assolutamente non prevista di Andrea Agnelli: “Ueeeee, Andrea! Che combini di bello, e soprattutto, cosa ci fai qui? Hai fatto in fretta a venire dalle Bahamas dove stavi tu, eh Andrea.
Andrea: ”Ma quali Bahamas Antonio mio, quali Bahamas! Guarda, a te lo posso pure dire, perché c’è sempre stato un rapporto di correttezza e di simpatia: dopo il matrimonio in Umbria (fatto in privato per poterlo fare VERAMENTE coi fichi secchi, senza essere sputtanati) ci siamo ridotti a chiuderci in casa con le tapparelle abbassate, col lettino abbronzante noleggiato per non andare in giro come dei cadaveri. Manco possiamo andare al mare, siamo indebitati fino al collo, mannaggia a me e a quando ho deciso di fare Live Ahead e tutte quelle altre stronzate che ho fatto. Riusciremo solo ad andare qualche giorno al mare in Calabria, dai parenti di mia moglie, che hanno la casa sul mar Jonio.”
Cassano ha un sussulto: “Andrea, sent’ammè, al mare quest’anno non ci andare, al massimo ti ospito io qualche giorno ad Alassio, ma in Calabria almeno quest’anno non ci andate, e ditelo pure ai parenti di tua moglie. Quest’anno niente mare. Vabbuò?”
Poi, sempre Cassano: “Poi per il resto, Andrè, che ci sto a fash io? Da quando mi hai detto che c'erano problemi di tipo economico non ci ho pensato due volte a intervenire: qua se non lo trasformiamo in un agriturismo c'è poco da fare siamo rovinati. Poi, come ho detto, bisogna diversificare con le coltivazioni: alcune più da coltivare alla luce del giorno, altre da coltivare più con le luci della notte, e sto posto lo trasformiamo in una miniera d'oro. Lascia perdere il calcio, che non è roba per gli Agnelli. Gli Agnelli devono occuparsi di allevamento! Ahahah scusa la battuta, ahahah”.
Andrea: “agricoltura, eh la fai facile tu! E chi lo dice adesso a Lapo? Mio cugino si è illuso di poter diventare il più grande presidente della storia della Juventus. Voglio vederlo adesso, con l’agriturismo come la prende…”.

Cassano, al pensiero di dover affrontare l’ira di Lapo, comincia ad aver caldo.
Ed effettivamente anche tutti gli altri presenti cominciano a lamentarsi per il caldo.
Ma qualcuno ha per caso acceso il caminetto? Fa un caldo della madonna!
Caldo, fa caldo, CALDO, TANTO CALDO

Ad un certo punto, si sente la voce di Lapo: anche lui si lamenta del caldo assurdo che fa.
Cassano: “Lapo, ou, Lapo svegliati, ma come fai a dormire con la coperta di lana, che fuori ci saranno 28 gradi. Sei in un pozza di sudore, come ti senti?
Lapo: “c****, il summit di prima mattinata. Che ora si è fatta?
Cassano: “niente di grave, ti sei addormentato un attimo. C'è da fare il consueto summit della mattina. In programma è previsto di raccogliere, vagliare e decidere le iniziative da portare avanti per rendere sempre più proficuo il business della Juve che verrà.”
Lapo: “ma Andrea dov'è? Sicuro che sia alle Bahamas e non sia qua a Torino a combinare qualche scherzo? Manda qualcuno che vada a controllare. Quel tizio... come si chiamava... Pasquale dov’è? Non è che è finito sotto il camion di Carmelo, quello del letame… Non fate scherzi! Le schifezze tedesche, poi, che se le tengano in Germania, cazzarola!
Cassano, un po' stranito e un po' perplesso: “Pasquale, Carmelo? E ccissò chist? Letame? Le schifezze tedesche? Boh! Il caldo, certe volte, fash brutt’scherz’…