Fabio Concato cantava anni fa "Che Domenica bestiale", una bellissima canzone autoironica, dove raccontava il suo travagliato rapporto con la sua "lei". E oggi ripasso la Domenica passata tra Ferrari, Diokovic e Nazionale femminile di calcio. E le emozioni non sono mancate, come i patemi d'animo, e gli scongiuri, e piccole "toccatine" di parti basse. 

Cominciamo dalla Formula Uno.
Finalmente Leclerc vince, ma come vince? Sembrava una gara in discesa, con le due rosse a comandare, e Verstappen alle prese con i pneumatici, mentre Perez si autoelimina con una partenza scellerata dove incrocia Russell, ma ne ha la peggio. Però il "fondoschiena" di Verstappen non ha limite. In primis, dopo una gara con usura veloce dei suoi pneumatici, menre Sainz lo sta per superare agilmente, l'auto del ferrarista va in fiamme. A quel punto, "safety car", anche virtuale, ma che permette ad ognuno di cambiare le gomme mantenendo la posizione di gara. Mancando solo dieci giri al termine, le gomme gialle vanno bene, ma questa volta la scelta la fa anche Leclerc, che rimane in testa con gomme nuove. Ma cosa succede poi di così imprevedibile? Che Leclerc si accorge che l'acceleratore non scende dalla potenza di gas, se non molto limitatamente, e si trova a guidare come se fosse senza freni, con curve tirate al limite, e frenate robuste, che lo mettono in pericolo rimonta da parte di un Verstappen risuscitato e cosciente dei problemi della Ferrari. Il nostro Charles riesce a finire con un esiguo vantaggio, tirando un sospirone di sollievo.
Ma la fortuna di Verstappen è doppia, perché il problema alle gomme si è presentato in gara, mentre il giorno prima, durante lo Sprint Race, la corsa di cento chilometri, tutto era stranamente andato liscio. Ed aveva anche approfittato della incomprensibile lotta tra Sainz e Leclerc in cerca di sorpassi inutili, dove il gioco di squadra andava tutto a vantaggio dell'avversario. 

E veniamo a Djokovic, settimo sigillo a Wimbedon, contro un Kirgios volenteroso, ma nettamente inferiore. E' il ventunesimo Slam che vince, quasi un record, se non fosse che Nadal ne ha vinti ventidue. La nostra consolazione sta nel fatto che l'unico che lo ha veramente messo in crisi sia stato Sinner, che vinceva due set a zero, prima che il "toilet break" cambiasse tutta la storia della gara. Djokovic, è il controcorrente che ha vinto Wimbledon, ricordando i fatti sui vaccni che lo esclusero dall'Australia Open. Ma anche la  Rybakina, vincitrice della sessione femminile, è in un certo senso una "controcorrente". Infatti Wimbledon era stata esclusa agli atleti Russi e Bielorussi, ma lei Russa di nascita ma naturalizzata Kazaka, si ritrova vincitrice "immacolata". 

E veniamo alla nostra Nazionale femminile. Esordio disastroso, contro delle Africane naturalizzate francesi, con fisici statuari,  e movenze feline. La partita è iniziata malissimo. Poca cattiveria, distanze tra i reparti, errori inconcepibili. Insomma, il peggio da esibire in campo. Sul primo gol, la nostra Gama respinge centrale e corto un cross dalla destra: quello che non si dovrebbe mai fare! E così per la francese di turno è un gioco da ragazzi mettere in rete. Sul secondo gol, la Giuliani in uscita bassa, respinge anche lei corto, centrale e sui piedi dell'avversaria, marcata oltretutto molto male. Nelle reti successive, si nota che le Francesi corrono, mentre le nostre "camminano", esibendo in taluni casi delle rotondità che fanno pensare ad un certo sovrappeso, ed una scarsa forma atletica. Contro le amazzoni francesi è un handicap non trascurabile. Speriamo che la lezione serva, e visto che Belgio e Islanda sono molto più abbordabili, potremmo lo stesso ripartire e qualificarci per i gironi successivi. A volte partire male serve, e l'analogia con la Nazionale del 1982, può essere da esempio. Infatti dopo le prime tre partite, con tre pareggi, gioco non esaltante e qualificazione per rotto della cuffia, arrivammo poi a vincere il mondiale. E' l'augurio alle nostre atlete, che se non vinceranno il mondiale, almeno spero vadano avanti in questo europeo in terra di Albione, vinto l'anno scorso dai nostri "maschietti", proprio in quei luoghi. Auguri, siamo con voi!

Ma un'ultima riflessione me la riservo per me! Sì, voglio dire che avevo ragione, perché proprio commentando in un post la partita persa dal Manchester City contro il Real Madrid, avevo messo nelle cause la mancanza di una punta centrale di peso nei "Citizens". Ed allora Guardiola che fa? Mi ascolta(Non ci siamo vai visti e nè sentiti), e si compra Haaland, il migliore in circolazione, data l'età e le caratteristiche. Un Mbappé, in un certo senso lui ce l'ha già. Anzi ne ha più di uno, come ad esempio Grealish, dribblomane e veloce, un giocatore che mi piace molto. 

L'altro centrale d'attacco bravo ce l'ha la Juventus, ed è Vlahovic, speriamo che ora, con Di Maria e Chiesa (quando rientra), si diverta a segnare molti gol, cosa più semplice se di fianco hai giocatori in grado di crossare veloce e saltare avversari, così sfrutti tempismo e spazi. Ma soprattutto si spera si abbia anche dei laterali difensivi in grado di fare la fascia con velocità e mettere in area palloni invitanti, e Cambiaso con Molina sono un bel viatico. Inoltre ritorna in mezzo Pogba, vero signore del centrocampo ed in grado di sviluppare ogni azione difensiva ed offensiva. Speriamo che le prossime non siano "Domeniche bestiali", almeno per noi juventini.
Ad majora!