C'è da riflettere su quanto accaduto tra Udinese e Cagliari in Coppa Italia.
Se da un lato è vero che per il morale sarebbe stato bene vincere la partita per passare il turno, schierando la formazione "tradizionale", soprattutto per una formazione friulana che oramai non sa più vincere ed è in una situazione pericolosa in classifica con il rischio concreto di trovarsi all'ultimo posto a dicembre, dall'altro è anche vero che la Coppa Italia potrebbe diventare il trampolino di lancio dei giovani. Ranieri sapeva che vincere questa partita sarebbe stato fondamentale per il morale della squadra soprattutto dopo l'incredibile rimonta contro il Frosinone. E non ha sbagliato. La differenza tra Cioffi e Ranieri sta anche in queste cose.
Cagliari che ha replicato al 120 minuto contro l'Udinese, non rubando nulla, perchè la formazione sarda ha meritato di vincere sul campo, anzi, avrebbe potuto portare a casa un bottino di tre goal almeno se non ci fosse stato il muro di Okoye nel fermare i sardi. Un portiere giovane, alla sua prima uscita ufficiale con l'Udinese, che ha certamente commesso un errore sul goal subito di punizione ma il ragazzo ha fatto delle parate importanti conquistando da subito i tifosi friulani.
Ed è stata l'unica bella scoperta di questa serata di Coppa Italia. Gli unici giocatori ad aver ricevuto applausi sono stati Pafundi, che è un talento indiscutibile ed Okoye e Guessand autore del goal, ma anche di un paio di errori importanti. Ma si impara giocando e sbagliando. L'Udinese ha rinunciato alla Coppia Italia, lanciando in campo dei giovani che in parte hanno fatto bene, dopo un primo tempo letteralmente da dimenticare. Come ha osservato il sito locale Tuttoudinese.it: l'Udinese ha registrato un record, con l'età media di 20,5 anni in campo. Okoye (24), Ferreira (22), Tikvic (19), Nwachukwu (17), Akè (22), Zarraga (24), Pejicic (16), Quina (23), Zemura (23), Pafundi (17), Diawara (19).
Primati o non primati, però quello che ai tifosi interessa è vincere. Dal momento che l'Udinese non conosce più la vittoria dal mese di agosto contro il Catanzaro in Coppa Italia e da fine maggio in campionato. Ed hanno giustamente contestato la società, devi spendere, oramai è un cult della Curva Nord, anche perchè perdere la SerieA sarebbe un disastro clamoroso per una società storica come l'Udinese.

Però la riflessione va fatta sui giovani. Stranieri o non stranieri che siano. A prescindere dal fatto che in Italia di vedere delle quote azzurre non se ne parla nemmeno, sbagliando, ma il minimo su cui ragionare dovrebbe essere quello di dare uno spazio ai giovani almeno in Coppa Italia, che diventi la Coppa dei giovani dei vivai delle società, che siano loro a giocarsela e non la prima squadra.
Potrebbe essere questa una mossa da studiare e interessante per osservare i giovani del nostro calcio, dove qualche talento sicuramente ci sarà che non riesce a trovare spazio nella prima squadra o pochissimo minutaggio ai livelli del ridicolo, come successo a Pafundi, ma non è il solo, fino a questo momento della stagione.
Se si va a guardare il resto del campionato non è che ci sia da stare molto sereni su questo fronte...