Quanto accaduto nella fine US Open 2018, tra la nota Williams e la giovane Osaka è un qualcosa di sconcertante. Non tanto per la sanzione subita dalla giocatrice americana, il regolamento era chiaro. Ma per come si è comportato il pubblico. Un qualcosa di imbarazzante e vergognoso. Tanto che la stessa Osaka che ha meritatamente vinto questo torneo, ed è il futuro del tennis femminile, determinando un record importante anche per il suo Paese, ha pianto e sembrava quasi che dovesse scusarsi con il pubblico perchè a vincere era stata lei e non la prediletta di casa.

Ora, che la Williams dovesse raggiungere un record era fatto notorio. E che questo record fosse quello di superare Margaret Court in vetta alla classifica tra le tenniste più vincenti di sempre con la bellezza di 25 Slam, era altrettanto noto ed alla portata di mano.

Ciò è sfumato.
La prossima volta forse sarebbe meglio assegnare il titolo direttamente alla Williams senza giocare il torneo.  E di sessista non ha avuto niente la penalizzazione subita dalla giocatrice. Non diciamo idiozie. Non ha semplicemente saputo accettare la sconfitta che si stava maturando. Quanto accaduto durante questa finale di tennis è stato semplicemente indecente e vergognoso. Roba mai vista, tifo da stadio tipico del calcio, ma si è preso il peggio dal mondo del calcio, ovvero la mancanza di rispetto per l'avversario.

Perchè Osaka era l'avversario per il pubblico americano.

A questo punto speriamo che per reciprocità il calcio dal tennis possa prendere quel senso di rispetto verso l'avversario che lo ha connotato per decenni. Ma per come vanno i tempi, ne dubito fortemente.