Il caso Cristiano Ronaldo ha sollevato un immenso polverone mediatico senza precedenti, poiché lo sviluppo della vicenda legata al portoghese non è altro che "un episodio", di questo clamoroso calciomercato estivo. E così, quella che doveva essere una stagione povera di colpi ad effetto, a causa della pandemia tutt’ora in corso, si è divertita a ribaltare ogni aspettativa, regalando una cornice pirotecnica ben oltre le previsioni auspicabili.

L’ultimo, in ordine di arrivo, dei top players con le valigie in mano, è il fuoriclasse, ormai ex bianconero, Cristiano Ronaldo, che con ogni probabilità vestirà la maglia del Manchester United, a partire dalle prossime settimane, anche se manca per il momento l’ufficialità dell’affare. Un grande ritorno, che in qualche modo fa da eco a quello di Romelu Lukaku, l’altro volto illustre della Serie A, entrambi decisi a trasferirsi alla corte della regina Elisabetta, in quella Premier League, che assomiglia sempre più alla “compiantaSuperleague, che forse in realtà, qualcuno sta cercando di ricreare in modo alternativo.

Non solo l’Inter dunque, ma anche la sua storica rivale torinese si trova a dover fare i conti con un ridimensionamento importante, da affrontare con le idee ben chiare sul presente oltre che sul futuro, poiché senza l’apporto in zona goal di un campione come CR7, bisognerà far di necessità virtù.
E se da un lato la società nerazzurra sembra aver chiuso il proprio calciomercato in entrata, la Juventus deve necessariamente mettersi alla ricerca di un sostituto che sia quanto meno all’altezza della situazione, un attaccante dai 30 centri potenziali a stagione. In tal senso sembra esser già in dirittura d’arrivo la trattativa che riporterebbe a Torino il centravanti italiano Moise Kean, rientrato all’Everton in seguito alla positiva parentesi vissuta all’ombra della Tour Eiffel al Paris Saint Germain. Ma il solo attaccante classe 2000 non può bastare a risollevare le ambizioni europee della formazione bianconera, che dovrà sforzarsi di piazzare un colpo che possa definirsi degno di nota, se l’intenzione rimane quella di definirsi competitivi anche in Champions League.

Nelle ultime ore sono moltissimi i rumors di mercato che ruotano attorno al “casting” che la Juventus starebbe mettendo in atto nella speranza di regalarsi un vero top player offensivo, capace di non far rimpiangere il portoghese, e tra i nomi più caldi c’è anche quello di Mauro Icardi. Non è di certo un segreto, il fatto che già in passato la società piemontese abbia cercato di avvicinarsi all’ex interista, per cercare una via che lo potesse portare dritto verso il centro sportivo della Continassa, ma fino a questo momento l’ingombrante presenza di Cristiano, deve aver otturato ogni passaggio possibile. Adesso però, l’ostacolo che impedirebbe a questo possibile amore di consumarsi sembra non esserci più, e l’argentino, come riportato da più fonti autorevoli, sembrerebbe voler tornare in Italia, in modo da poter rilanciare la propria carriera, rimasta quasi inceppata negli ultimi 2 anni con la maglia dei parigini sulle spalle. Inoltre, proprio Maurito sembrerebbe il partner ideale da piazzare accanto ad un ritrovato Paulo Dybala, pronto a consacrarsi con Max Allegri in panchina, esattamente come fece nella stagione precedente all’arrivo di Ronaldo, quella del suo record personale di centri in campionato (22). 
Staremo a vedere se i dirigenti bianconeri riusciranno dunque a trovare la strada giusta per unire il cammino del giovane attaccante argentino e della vecchia signora bianconera, anche se nel frattempo staranno certamente valutando, anche delle valide alternative. 

Il nostro campionato, abbandonato quindi dai cercatori d’oro, diventa il terreno fertile perfetto per giocatori speranzosi di ottenere un’occasione, come lo stesso Tammy Abraham, unico calciatore inglese militante in Serie A, in controtendenza rispetto al paradigma attuale. Il talentino britannico, chiuso da Werner e Lukaku nel suo ruolo di competenza, ha deciso infatti di lasciare Stamford Bridge per accasarsi all’ombra del Colosseo, in uno Stadio Olimpico che sembra essersi già innamorato di lui. Da una parte l’ambizione dei campioni indiscussi, prime donne a cui non si può mica chiedere un sacrificio, poiché è già un onore averli in squadra, dall’altra l’umiltà di coloro che almeno attualmente conoscono i propri limiti, ma che forse, ben presto, potrebbero trasformarsi, esattamente come gli altri.
Ma il caso Ronaldo che scatena il caos a livello mediatico, non basterà a spegnere la forza delle idee, poiché fino a quando resteranno quelle, l’ordine del calcio italiano non si spezzerà, anzi continuerà a dare del filo da torcere a tutti, magari imboccando la via della sostenibilità, che sembra non esistere affatto in un calciomercato dalle dimensioni macroscopiche.

E che vadano pure a giocare in Premier League, non ce ne voglia Cristiano, ma io personalmente scelgo di tenermi stretta la mia dolce Serie A, piena di graffi e di difetti, ma ricca di storia e passione, quella che un cercatore d’oro, non sarà mai in grado di trovare.