"Il Parma Calcio 1913 prende atto con soddisfazione della sentenza con la quale la Corte d’Appello Federale ha sancito l’estraneità totale della società ai fatti contestati, cancellando nella sua interezza la penalizzazione inflitta in primo grado".

Così il comunicato del Parma Calcio che ha visto con il provvedimento della Corte d'Appello Federale in sezioni unite veder cancellati i 5 punti di penalizzazione a causa di una responsabilità oggettiva semplicemente assurda. Rimane la sanzione di 20 mila euro. 

In merito alla vicenda degli sms di un suo tesserato emergeva chiaramente durante il processo che " si era in presenza, nella specie, di un tentativo di illecito decisamente respinto dai destinatari dei messaggi e la cui conoscenza da parte della Società Parma Calcio non era  stata in alcun modo nemmeno ipotizzata".

Così come si evidenziava che la promozione del Parma veniva "conquistata sul campo salvo nuovi elementi che emergeranno nelle indagini future".

"Rilevandosi, dunque, che il tentativo di illecito è stato respinto dai destinatari e che, per quanto è dato sapere, salvo ulteriori elementi che dovessero emergere da eventuali successive indagini, la Società ha conseguito sul campo la posizione finale in classifica che le ha consentito la promozione diretta in Serie A".

Nonostante ciò il Parma calcio che con estrema fatica e tanta passione, dopo un periodo difficilissimo è rinato, ha riconquistato la SerieA e partiva con una penalizzazione pesantissima che visto la situazione di equilibrio tra 8/10 squadre su 20 in lotta per la salvezza, significava essere forse con mezzo piede in Serie B.

Le regole vanno riviste, va rivisto il sistema della responsabilità oggettiva. Così non va.  Che il caso Parma sia da stimolo in tal senso.