Mezza Serie A sotto indagine, da parte di alcune procure della Repubblica di diverse città italiane, e quello che accadrà solo Zeus lo saprà, intanto, ora va, ora viene, e poi chi vivrà, saprà.
Le sanzioni comminate alla Juventus, 15 punti tolti, ora restituiti e poi forse nuovamente dei punti verranno tolti, 9 o chissà, oppure no, e non si sa quando, se con effetto in questo campionato, nel prossimo, dimostrano una cosa: che le regole della giustizia sportiva vanno riviste. Non si può assistere a questo spettacolo, degno di una commedia di Totò!
Ma questa ahimè è la realtà. I tifosi non ci capiscono più niente, tra quelli che parlano di vittimismo e quelli che parlano di complottismo, il punto sono le regole.
Serve tassatività, serve certezza, serve soprattutto garantire la correttezza del campionato.
Togliere punti in corso in un campionato poi come il nostro dove fino alla fine, proprio per dirla alla Juventus, tutto potrà accadere, dove un singolo punto può fare la differenza, tanto per salvarsi, quanto per un posizionamento in Europa, per poi restituirli e poi magari toglierli nuovamente, è un qualcosa che non deve esistere e non si deve ripetere più.
Giocare con la spada di Damocle dei punti in corso d'opera, è un qualcosa che chiaramente falsa la prestazione sportiva in campo. Si vuole sanzionare la violazione della lealtà sportiva e poi si trova a dover fare i conti con una giustizia che paradossalmente mina proprio la correttezza dell'animus sportivo, dello spirito sportivo.

Un campionato di paradossi, con Inter e Milan ad oggi tra le prime quattro in Europa, ma non tra le prime quattro in Italia e con la classifica attuale fuori dalla Champions. Sia ben chiaro, non per colpa della Juventus, ma solamente loro, insomma, è evidente che il sistema è praticamente imploso, e non si capisce più niente. Solo che ogni volta che si verifica un qualcosa che debba mettere in discussione il sistema e attivare e vie della riforma, nulla accade. 
Altro che Gattopardo! Nulla si è mosso dopo la prima eliminazione dai Mondiali, figurarsi con la seconda. Nulla è accaduto dopo calciopoli, i signori del calcio sono sempre gli stessi, nulla forse accadrà dopo questo caso plusvalenze e sistema sanzionatorio.
Ma allora ditelo chiaramente che il calcio è diventato la diabolica arena di una grande farsa tragicomica a spese dei tifosi che per andare a vedere una partita spendono e spandono, tanto del calcio non se ne può fare a meno, è una fede. Una religione. Certo.
Se fossimo un sistema serio, ci si dovrebbe attivare per avere tempi certi e tassativi della giustizia sportiva, perchè sanzionare in corso d'opera è semplicemente un qualcosa di ridicolo e che può produrre effetti boomerang facendo passare il carnefice per vittima o viceversa.