Diciamolo pure,  i capitani di una volta forse non ci sono più. L'Inter ne ha avuti 25 nel corso della sua ultracentenaria storia calcistica, dal 1908 ad oggi, si ricordano sicuramente Meazza, Corso, Mazzola, Facchetti, Altobelli, Baresi, Bergomi, Ronaldo, il primo capitano fu uno svizzero nello spirito di quell'internazionalità che caratterizzerà i nerazzurri. 
Icardi è l'ultimo capitano dell'Inter e probabilmente rischia di essere ricordato proprio come l'ultimo capitano, perché quello che sta accadendo in questi tempi è veramente una schifezza. 
Il capitano doveva essere il primo a dare certi esempi, a rimanere fedele alla maglia fino alla fine. Fino alla fine di che? Si dirà. Non esiste più il calcio di una volta, dove una volta indossata la fascia si chiudeva la carriera con quella maglia. Scordiamoci capitani alla Bergomi e alla Zanetti. Icardi sarebbe potuto diventarlo un capitano del genere. Nonostante periodi difficili, a partire dalla pubblicazione del suo libro che scatenò un putiferio con una parte della tifoseria nerazzurra.

E ora si gioca a nascondino per la questione del rinnovo. Viene multato pare per un ritardo, si dice che la colpa non fosse del giocatore e che lo stesso aveva avvisato la società del ritardo.
Sua moglie, Wanda, pubblicamente continua a fare gossip sul rinnovo, un gossip che all'Inter non piace, mentre si cambiano le regole di come si dovrà diventare procuratori, norma già "casualmente" battezzata anti- Wanda.
Insomma, è evidente che qualcosa non funziona da tempo. Di chi la colpa di quanto sta accadendo? Di Wanda? Dell'Inter? O di Icardi?