La sonora sconfitta contro l'Atalanta, di sabato sera, lascia uno strascico di critiche verso Mister Pioli e la squadra rossonera, che a leggerle, senza guardare la classifica, si potrebbe pensare che la squadra milanese fosse lo specchio di quella vista negli ultimi anni e con altri allenatori.
Una sconfitta, la seconda, in un girone di andata condotto sempre in testa, inanellando 43 punti, frutto di 13 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte, raccogliendo più punti in trasferta, che in casa, superando innumerevoli difficoltà che rinuncio ad elencare.
Allora mi domando, ma sapete leggerla una classifica? E ancora, ma sapete vedere (sportivamente parlando) il contesto generale o solo i particolari?

Campioni di Inverno, un titolo che non vale nulla, ma che certifica come la squadra abbia saputo raccogliere più punti affrontando tutte le avversarie. L'Atalanta ad esempio, la splendida squadra allenata da Mister Gasperini, fa il suo record personale, 36 punti. Sono sette in meno di quelli fatti dal Milan!! Perchè se in tre partite fai cinque punti, anche se batti la capolista, che ne ha fatti sei, di punti, ne perdi uno. Puoi prendere applausi, complimenti o pacche sulle spalle, ma quando guardi la classifica è evidente che senza continuità di risultati le Grandi Vittorie, sfuggono.

Nel girone di ritorno della scorsa stagione il Milan aveva raccolto 41 punti. Due le sconfitte, con Inter e Genoa. Sembrava impossibile poter far meglio e invece, il Milan, la Società, l'Allenatore e la Squadra ci hanno stupiti, conquistando due punti in più. Siamo arrivati al punto che nessuno evidenza l'assenza del Capitano, Romagnoli, sostituito da un giovane di 19 anni, che per quanto promettente deve affrontare Campioni esperti. L'ingenuità di Kalulu sul primo gol, è da matita rossa, non certo da big macht. Le assenze poi di Calha e Rebic, che garantiscono altri equilibri, non vengono neppure prese in considerazione, come quella di Bennacer. Meglio così, significa che resta viva la convinzione di critica e addetti ai lavori, che il Milan sia primo per casualità o peggio, grazie ai rigori.

Il Calcio non è una scienza esatta, è uno Sport. Sarà quindi il campo l'unico giudice a sancire se e dove potrà arrivare questa squadra. Una partita alla volta, senza guardare al nome o al blasone dell'avversario: è solo così che si vincono gli scudetti.
Dopo aver fatto così tanti punti, dopo essere primi dalla prima giornata di Campionato, essere criticati o peggio non venir considerati come favoriti per la vittoria finale, è il più bell'incentivo che poteva essere fornito a questa squadra.
FORZA MILAN!