Nel calcio moderno i grandi solisti, tranne rarissimi casi, non esistono più.
Una delle innovazioni sacchiane, francamente, per mia personale opinione, giustamente celebrate, ma forse un poco di più di quanto lo siano state nella realtà e di cui gode ancora ampissimo credito, è stata proprio che anche i grandi solisti dovessero essere al servizio del collettivo.
Per me il maestro assoluto della capacità di integrazione di grandi solisti rimane comunque Ancelotti. Quindi nel calcio moderno esistono due concetti fondamentali, che sono poi concetti di esecuzione musicale, quello dell'armonia e quello della sinergia.
L'armonia è di base ovviamente dove in una orchestra si suona “insieme” e si legge uno spartito a tempo. La sinergia è la capacità di ogni orchestrale di sviluppare capacità secondarie che non sia il solo leggere in maniera tecnica lo spartito ma anche di dare un colore al proprio contributo. La cosa vale particolarmente per il colore degli archi e la timbrica dei fiati, a parte gli assolo che non mancano con vero terrore ma anche sfida negli orchestrali, in particolare nei corni, che definirei soprattutto nella musica romantica tedesca il vero settore di “attacco” di un'orchestra.

Una squadra di calcio la vedo quindi come una orchestra sinfonica dove il settore dei fiati e dei "leghi" costituisce l'indispensabile timbrica di ogni composizione sinfonica, la “difesa”, gli archi nelle loro tre colorazioni, violini, viole e violoncelli/contrabbassi il centrocampo, e i fiati "metallici" il settore di attacco.
Una grande squadra quindi, come in una grande orchestra deve avere non solo l'insieme delle capacità primarie ma pure quelle secondarie per potersi definire tale. E più quelle secondarie risultano sviluppate e più quella orchestra oppure quella squadra viene ad acquisire una sua timbrica definita.
Una delle situazioni che si riscontrano nel calcio è che si valuta troppo l'importanza dell'allenatore in corso d'opera, durante la partita o nelle impostazioni tattiche, rispetto invece al lavoro che deve svolgere per lo sviluppo delle capacità secondarie. Soprattutto, a mio avviso, un allenatore è tanto più bravo quanto più riesce a sviluppare le capacità secondarie oltre a meglio inquadrare quelle primarie.
Nel calcio, differentemente che nella lettura di uno spartito, la fortuna oppure più genericamente un fattore casuale può cambiare tutto. Direi che il calcio è affascinante proprio per la sua indeterminazione che per il suo contrario , in una società che è sempre più deterministica. Spiegare il calcio, in uno sport fatto con i piedi e non con la mani, con schemi e dotte argomentazioni tattiche, serve a ben poco quando un singolo episodio in campo o per decisione arbitrale, capovolge anche  una accurata determinazione. 

Oggi celebriamo Spalletti come un grande allenatore, ma se fosse stato concesso e quindi trasformato un rigore dall'Ucraina non diremmo lo stesso, oppure lo ribadiremmo se gli azzurri stranamente in tenuta bianca quando l'azzurro sarebbe stato anche meglio distinguibile, avessero concretizzato le loro azioni.
Ma Spalletti è un grande allenatore indipendentemente da ieri. Spalletti compare nel ranking dei primi tre posti ben 18 anni fa con una terza posizione all'Udinese. Questo è il bello del calcio. E' sempre indeterminato e il tutto può essere sempre il contrario di tutto. Strano che Pirandello non lo abbia celebrato come Saba, ad esempio, lui in puro senso poetico, ma Pirandello magari più in senso esistenziale.
E' per questo che il VAR, sistema deterministico non sta funzionando, inutile girarci tanto intorno, con un “sistema” che non lo è. Più si va avanti e più solo frequenti le contestazioni pure sulle decisioni delVAR stesso, se non di più di quando non c'era e allora?
Quindi nel calcio moderno le tre fasi di difesa, di costruzione/raccordo e di attacco devono non solo limitarsi alla loro funzionalità primaria ma saper sviluppare, questa è fondamentalmente la grande lezione sacchiana, anche le secondarie in un insieme non solo armonico ma pure sinergico. Quindi rimanendo nell'ambito del Milan, oggi l'orchestra Milan quanto è solo armonica oppure meglio anche sinergica? E quanto il suo direttore, il coach, è capace di estrarre sinergia dalla sua orchestra? La mia risposta quindi data in chiave, per così dire musicale, è un bel nì, si proprio nì, per entrambe le soluzioni.
E quindi questo mette anche in discussione tutta la campagna acquisti finora eseguita, nel senso che questa, a mio avviso, non ha considerato oppure ben poco lo sviluppo delle capacità secondarie. Se mi metto nel senso del discorso primario/secondario, guardando la difesa, il vero punto di forza è dato stranamente dal portiere che ha capacità secondarie difficilmente riscontrabili non solo da noi ma pure in tutti i grandi campionati esteri. La capacità di piede nel senso della impostazione è qualcosa di straordinario in Maignan. Molto meno sviluppata, ad esempio in Donnarumma con capacità secondarie piuttosto scarse in questo senso, e ancora con qualche lacuna nelle primarie, ad esempio nelle uscite alte. Poi è chiaro si possono scomporre le capacità primarie come ho fatto con il portiere della Nazionale. Ma forse si entra in un tecnicismo che non è lo scopo del mio intervento.
Nella difesa, cominciando dai terzini, sono direi buone ma non ottime le capacità primarie, quelle difensive. Ali veloci avversarie ci mettono in difficoltà, buone se non ottime in Theo le capacità secondarie di attacco e costruzione, tanto è vero che Pioli ha pure cercato spesso inserimenti centrali dei terzini. Buone con molte lacune nel gioco aereo quelle dei difensori centrali, visti i numerosi gol subiti sui calci fermi da lontano, scarse quelle di costruzione come oggi si richiede anche ai centrali e dove una capacità secondaria di costruzione può diventare decisiva, vedi il ruolo di Bastoni oppure di Stones nel gioco del City.
Quindi è evidente nella nostra difesa la mancanza di un difensore centrale che non si perda quando entra in settori non suoi. Per il centrocampo, tempo fa mi azzardai in una disquisizione sui ruoli fondamentali dei centrocampisti che per il valore base dell'armonia orchestrale, a mio avviso devono essere sempre tre. Uno con capacità primarie difensive, uno con capacità di raccordo e uno con quelle offensive. Se poi sono bravi a sviluppare capacità secondarie importanti o quasi equivalenti questo è una grande sinergia per la squadra.

Nel Milan su questo settore ci sono a mio avviso le note dolenti. Delle vere stonature, se vogliamo rimanere in ambito musicale. Abbiamo un solo centrocampista con capacità primarie difensive. Il tanto vituperato Krunic. Non capisco perché ci si stupisca tanto nel criticarne l'impiego. Pioli non ne ha altri, se non Bennacer, per il quale a mio avviso la capacità difensiva, seppur elevata è solo secondaria. Quindi grave errore suo è stato di non cercare un centrocampista con chiare capacità primarie difensive. Sono troppe e persino sovrabbondanti e anche ottime le capacità offensive in un settore dove ne abbiamo ben tre Reijnders, Luftus e Pobega. E di Adli francamente sono ancora incerto, visto il suo scarso utilizzo a definire la sua capicità primaria oppure secondaria. Forse di raccordo? Non abbiamo un centrocampista di raccordo con vere capacità primarie, se non Reijnders, visto che l'uscita di Tonali non è stata sostituita e che Bennacer, ancora una volta ha per me capacità primarie di raccordo.
Questo è un secondo errore della campagna acquisti. Per il 433 oppure il 4231, ma oggi un poco in tutti gli schemi, gli esterni di attacco sono fondamentali. E qui c'è il terzo errore, perché sicuramente abbiamo esterni di attacco ottimi nelle capacità primarie e non adeguate in quelle secondarie che sono poi, come richiesto nel calcio moderno, indipendentemente dagli schemi, quelli della copertura. Inoltre gli esterni con buone capacità secondarie di difesa sono stati dati via. Dobbiamo costringere infatti una punta centrale pure di 37 anni a tornare in difesa a difendere di testa, vedi sopra, e pure a contrastare la fase di attacco avversaria se non la troppo spesso letale ripartenza, visto che i due centrocampisti hanno pure loro capacità secondarie non elevate. Ho visto Leao difendere accanitamente solo con il PSG. Francamente non vedo tutti questi problemi nel nostro attacco, se non in quello delle scarse capacità secondarie e nell'età avanzata del migliore che rimane Giroud per costanza di prestazione e che ha in Leao ancora un potenziale da sviluppare ma fino a quando? Non è più un ragazzino. Oppure magari da impiegare diversamente?

E qui si entra in un settore in cui confesso la mia incapacità. Il giudizio sull'allenatore. E solo un buon direttore d'orchestra, come ho già scritto in un altro intervento, che legge semplicemente uno spartito, oppure un qualcuno capace di sviluppare capacità secondarie magari non così chiaramente visibili? E poi ho letto molte critiche sulla sua abilità in corso d'opera, cioè durante una partita. La squadra in linea di massima l'ha costruita lui. Gli infortuni a mio avviso costituiscono forse un falso problema, perché di Bennacer se ne conoscevano i tempi. Anche se non trascurerei il fatto dell'usura mentale per giustificare i tanti infortuni. Una usura tanto più elevata quanto più conquisti posizioni di rilievo magari in inferiorità tecnica. Quindi nell'ottica delle capacità primarie e secondarie che ho cercato di introdurre, il Milan può essere una squadra armonica, con forte presenza di capacità primarie, ma poco sinergica con poco di secondarie, anzi addirittura carente in alcune di esse. Non è quindi solo un discorso di allenatore ma di visione tecnica globale che, a mio avviso è mancata e ritengo manchi tuttora.
Forse in questo senso può essere giustificato l'ingresso di Ibra che però misteriosamente tarda. Il disagio di alcuni giocatori manifestato a parole e nei gesti non è da trascurare e questo influisce non solo perché mancano le capacità secondarie, ma finisce pure per influire su quelle primarie pure in non perfetto utilizzo delle stesse, come leggo in molti interventi al riguardo di chi me sa di calcio molto più di me.
Seguendo poi il filo di questa impostazione può forse essere facile vedere diversamente le caratteristiche delle altre squadre e capire quanto sono armoniche e quanto anche sinergiche.