Le analisi fornite dal CIES fotografano lo status del calcio europeo. Emerge un calcio sempre più internazionale e internazionalizzato. Addirittura nel solo ultimo decennio  la percentuale di espatriati nei campionati più importanti europei è aumentata dal 34,7% a un livello record del 41,5% nel 2018. Parlano al CIES di una vera propria "accelerazione del processo di internazionalizzazione delle squadre. Siamo passati da una crescita annua dello 0,55% tra il 2009 e il 2013 a un aumento medio dell'1,17% tra il 2014 e il 2018.". In particolare risultano i Paesi dell'Europa del Sud ed Europa occidentale ad attirare la maggior parte di giocatori "stranieri".

L'aumento della percentuale di espatriati è essenzialmente legato alle migrazioni di giocatori provenienti dai paesi membri dell'UEFA. In termini assoluti, il loro numero è aumentato di 736 individui tra il 2009 e il 2018. Nello stesso periodo, il numero di calciatori provenienti da paesi al di fuori della UEFA è diminuito di 61. 

In 26 dei 31 campionati studiati dal CIES, la percentuale misurata nel 2018 era superiore alla media del decennio. Gli aumenti maggiori sono stati registrati per Croazia (+ 19,2%), Slovacchia (14,2%), Bulgaria (+ 10,9%) e Slovenia (+ 10,0%). Il 1 ° ottobre 2018, gli espatriati rappresentavano più della metà delle squadre in un numero record di nove campionati, di cui tre dei big-5 (Inghilterra, Italia e Germania).

Ma al CIES lanciano un chiaro allarme. "Sempre più squadre sono orientate verso il breve termine. In un contesto sempre più segmentato e speculativo, i proprietari e i dirigenti tendono ad ottimizzare i rendimenti finanziari sul mercato dei trasferimenti a scapito di considerazioni più eminentemente sportive. Un numero crescente di giocatori considera la propria squadra come un semplice trampolino verso mercati più redditizi. Anche gli agenti e l'entourage svolgono un ruolo decisivo in questo senso. La crescente instabilità che ne risulta limita la competitività sportiva di un numero sempre maggiore di squadre, a vantaggio dei club più ricchi e meglio strutturati, che dominano sempre più i procedimenti."

Ecco spiegato in sintesi quello che sta succedendo al nostro calcio. 
Una situazione di instabilità che sta portando ad una forbice voluta probabilmente da chi ha come scopo quello di arrivare alla SuperLeague europea. E tutto ciò altro non sta che comportando una chiara destabilizzazione dell'intero mondo del calcio.