Più volte mi sono fermato a riflettere sul nesso logico tra calcio e denaro.
Due parole che sempre più spesso vengono accostate insieme creando così un forte di senso di antitesi tra la razionalità e il completo caos. 

Mi piacerebbe partire da un esempio molto concreto e attuale, l'acquisto di Cristiano Ronaldo. Un acquisto che sa molto di campagna pubblicitaria, per la Juventus e per Ronaldo stesso.
Partiamo dal primo punto, acquistare un giocatore come CR7 è stato per la Juve un passo, anzi, 7 passi in avanti nel mercato internazionale, questo si traduce con un incremento delle entrate a dir poco sensazionale; magliette, kit ufficiali, scarpe da calcio e palloni (sempre a marchio CR7) senza contare l'aspetto Social, che nel 2018 è diventato ormai un must per qualsiasi società in modo da ampliare ulteriormente la visibilità non solo nel panorama italiano ma provare a fare un passo avanti oltre-confine. Per conferma guardare il profilo Instagram della vecchia signora.
 
L'acquisto di Cristiano Ronaldo è stato fino ad ora una mossa azzeccatissima sotto un profilo economico e pubblicitario, ma sotto un profilo calcistico è stata una mossa quanto mai azzardata; in primis l'arrivo di Ronaldo ha sconvolto senza mezzi termini la rosa della Juve, costretta  a cedere una pedina importante come Higuain, e viste le prime due partite della Juve anche nell'ambito della scelta della formazione iniziale, e soprattutto del modulo adatto non per valorizzare la squadra, ma a mio avviso il singolo, tradotto CR7.
La Juve ha vinto per sette anni di fila grazie ad un rosa unita ed equilibrata. Siamo sicuri che sacrificare un'alchimia a dir poco perfetta sia stata una mossa calcolata e razionale, per ora tempo al tempo...

In conclusione l'arrivo di Ronaldo alla Juventus (almeno inizialmente, poi si vedrà) è una mossa studiata a tavolino per rilanciare nella mischia l'ego di Cristiano, ormai sazio di vittorie con il Real e rilanciare la Juve nell'Olimpo del calcio mondiale, mi correggo del marketing mondiale.