Siamo il Paese dei bonus. Inutile girarci attorno. Questo è. Bonus per ogni cosa, ne abbiamo perso forse il conto di quanti sono, ed ovviamente, come sempre succede, nel Paese con uno dei tassi di corruzione materiale ed etica più alti d'Occidente i furbetti non mancano e non mancheranno mai. Ma questo non significa che alcuni bonus non siano giusti e che per colpa della solita minoranza, che comunque è consistente e dannosa per il Paese, si debba danneggiare tutti gli altri. E rimanendo in tema di bonus viene da chiedersi, perchè non introdurli per la realizzazione degli stadi?

L'Italia è il Paese del calcio, ma ha l'età media degli stadi di oltre 50 anni. Abbiamo forse gli stadi più fatiscenti tra i più importanti campionati di calcio al mondo, stadi ai limiti dell'imbarazzante in tanti casi, e pochissimi sono di proprietà, una manciata. Quando in Italia arrivano proprietà straniere, la prima cosa che dicono è quella di voler fare lo stadio nuovo, si pensi alla Fiorentina, alla Roma, alle milanesi. Poi, però, si pone in mezzo la burocrazia, il no se pol, per dirla alla triestina. Nessuno chiaramente, o almeno io, sosterrà mai la tesi della speculazione edilizia. Se si riescono a valorizzare e recuperare gli stadi esistenti, anche cedendoli alle società, modernizzandoli, ben venga.

Pensiamo a Milano, Milan ed Inter, potrebbero avere due stadi, ognuno il proprio, magari uno il Meazza e l'altro da realizzare ex novo, sarebbe una cosa assolutamente normale e non straordinaria. Ma in Italia si è ai limiti dello scandalo. Si costruiscono per i Mondiali, in giro per il mondo, stadi che poi vengono smantellati o abbandonati a se stessi, nel giro di pochi mesi, e in Italia, invece, ci vogliono anni, solo per arrivare a decidere se farlo o meno un benedetto stadio. Sì, in Italia c'è la necessità di avere stadi nuovi, moderni, funzionanti, sicuri, belli ed efficaci. Certo, giusto sarebbe che ci mettessero i soldi totalmente le società, ma pensandoci bene, se lo Stato contribuisse con dei bonus, non sarebbero soldi persi. Perchè stadio nuovo significherebbe un beneficio per l'intero Paese, significherebbe far circolare nuova economia, nuovi posti di lavoro e non rimanere indietro. L'Italia rischia, se si continua così, a dover fare tutto di corsa e ridursi all'ultimo minuto sarebbe una catastrofe. Perchè gli stadi nuovi prima o poi andranno fatti, sarà inevitabile, se non si vuole rimanere fuori dai circuiti europei.

Va detto che sicuramente la situazione mondiale oggi non è delle migliori, soprattutto per il reperimento delle materie prime, è aumentato tutto, abbiamo perso dei treni importanti ed ora toccherà pagare almeno un terzo in più rispetto ad un paio di anni fa per uno stadio nuovo. La responsabilità è di un sistema Paese vecchio, che non è in grado di rinnovarsi e di decidere. La burocrazia diventa spesso alibi del non fare. Pensiamoci seriamente su. Il bonus stadi non sarebbe una bestemmia.