Bon, avevo ragione io cari miei: nessuno in squadra rema contro Pioli. Nessuno se non un certo giornalismo ondivago risultatista, che però si trascina dietro una buona fetta di tifosi. Al pari di Pioli, Leao ribadisce che si prende le critiche e poi te le risbatte in faccia con rovesciata, gol, e dei numeri da fuoriclasse. Questa di oggi rimane una grande prestazione di squadra unita e organizzata, contro una delle corazzate del panorama europeo, come però rimane, di contro, quell'inspiegabile down psicofisico tattico e umorale della partita di due giorni fa.
Dico: in due giorni dall'inferno al paradiso! Com'è possibile??

Ora vi dirò che io una spiegazione chiara ce l'ho... e ha un nome e cognome: Ruben Loftus-Cheek. Lui è il fondamento del Milan della stagione 23/24. Lo dicono le statistiche, lo dice il comportamento dei compagni a lui accanto: infinitamente più tranquilli e sicuri nell'accompagnare l'azione, nello scaricare il pallone a chi sai che lo terrà e tratterà come fosse un figlio. Lo dice la sua leadership indiscutibile nel portare peso, tecnica, velocità all'organizzazione della fase costruttiva e distruttiva del centrocampo.

Non è lui da solo che fa una squadra ovviamente... Poi abbiamo i nostri soliti noti campioni: Maignan, Leao e Giroud. E per un Theo che non è ancora al suo livello, ma si vedono segnali netti di ripresa (vedi assist dal fondo al bacio per Giroud versione Hateley e un paio di punizioni battute molto bene) abbiamo visto uno straordinario Calabria capitano, domare prima Kvara e poi Mbappé... mica poca roba. Poi c'è un Tomori vero baluardo e comandante difensivo. Completano il quadro di un 11 valido, forte, affiatato e volenteroso i giovani Thiaw e Musah e due innesti azzeccati del mercato estivo: Reijnders in una posizione finalmente meno ibrida e più efficace e un Pulisic  volitivo, sempre in movimento fino a che ne ha avuto e continua spina nel fianco.

Li ho elencati tutti ma manca uno: Pioli. Ci vuole del coraggio a mettere in bilico un direttore d'orchestra che ha, questa volta come altre, sfruttato al massimo la potenzialità di un 11 che raramente ha avuto a disposizione. Questo è il ristretto gruppo di titolari che vorremmo tanto tanto fosse stabile se non si ricadesse in continuazione in quel maledetto baratro di infortuni!

Però ribadisco: c'è un Milan con e un Milan senza Loftus-Cheek. Come ci sarà un Milan con questi giocatori più Bennacer. 

Piccola parentesi: mi ha convinto molto anche l'entrata in campo di Okafor per concludere con piglio giusto la partita. Certo, fino a quel momento la partita di un Leao, a tratti straripante e divertente e divertito, ci ha riempito gli occhi... Al di là del gol e del suo scarico emotivo con segni a zittire chi lo critica e un bel insulto dal labiale chiaro, a favore di telecamere. Però Okafor ha fatto valere in pochi minuti una presenza che non è trascurabile, molto apprezzabile... e quel pallone era tirato benissimo, costruito con un movimento da attaccante vero ragazzi... pochi portieri lo avrebbero preso e dobbiamo riconoscerlo: Donnarumma sì... purtroppo è e rimane tra quei portieri che prendono quei palloni, come quello sulla punizione di Theo. Anche se riempito di fischi per 98 minuti di cui 46 sotto una curva sud inferocita e una pioggia di banconote false (come le sue mai dimenticate dichiarazioni d'amore per il Milan) è stato sul pezzo tenendo anche a galla un PSG che poteva essere rispedito a casa con lo stesso scarto di punteggio che abbiamo subito noi all'andata.

Altra mossa del mister... nel momento critico e di sofferenza e per soli 10-15 minuti (fortunatamente), sì è affidato saggiamente a due giocatori che conoscono gioco e schemi: Florenzi e Krunic. Non ha sperimentato un Chukweze o un Adli... E devo ammettere che ho tirato un sospiro di sollievo perché ha dimostrato quella saggezza e umiltà che lo hanno portato al giusto consiglio... E al risultato.

Certo questi sostituti entrati non valgono né varranno mai gli 11 iniziali, né sono talenti in rampa di lancio come il nigeriano o il francesino, ancora acerbi per questi palcoscenici e poco adatti alla guerriglia, ma dalla prospettiva sicuramente superiore. Questi sono cambi cosiddetti conservativi che hanno, in certe situazioni, un loro senso.

Diciamocelo chiaro ora: ci sono giocatori che in definitiva, non dovrebbero MAI essere in una formazione iniziale del Milan e quindi spero che la dimostrazione avuta oggi convinca definitamente il mister ad accantonare ogni velleità di stravolgere strutture tattiche e di formazione e tornare ad un 4231, di scudettata memoria, di mettere questo 11 sempre, nel limite del possibile. Di inserire con giudizio giocatori come Okafor e Chukweze che ci daranno, si spera, soddisfazioni e però (è un augurio) usare col contagocce gli altri rimanenti, a giro, giusto per il bisogno di fare rifiatare chi di turno. 

Ci aspettano Lecce sabato e poi la partita col Borussia, in casa, spartiacque per la Champions. Non posso che pretendere due vittorie... Due vittorie che serviranno a riaggiustare quel qualcosa che ci dicono si fosse rotto (al quale io non ho mai creduto e ancora non credo) e che però, con questa splendida partita, sembra già bello che riaggiustato. Sempre che sia certificata questa la formazione titolare, in modo definitivo.

Alè, forza rossoneri!