Questa nuova puntata che si aggiunge alla storia sui cambi di proprietà del Milan, in particolare dal giorno dell'addio del Presidentissimo Silvio Berlusconi, fino ad oggi, fra scatole, cinesi e non, fra conti e utili, di cui è impossibile seguirne le tracce, ci consegna nuovamente, un volto e una persona, addentrata nel mondo dello Sport, del business e delle comunicazioni a rappresentare l'AC Milan. L'americano Gerry Cardinale, di chiare discendenze italiane, cosa che cambia ben poco in un mondo sempre più globalizzato, ma fa folclore e rafforza quel sentimento patriottico che non guasta mai.

Le fotografie che immortalano Cardinale, sorridente, nella sala dei trofei, ci riportano indietro di molti anni e riaccendono ricordi che sono tutti positivi. Berlusconi era avanti anni luce. Il Canale tematicco, le riviste, il mundialito estivo e moltissimo altro, insomma la media company, l'ha inventata lui in Italia e parlarne oggi è solo in funzione del fatto che i mezzi di comunicazione sono altri, ma specialmente che, dire Milan, significa nominare uno dei Top Club calcistici più conosciuti al Mondo. Affermare che se Silvio non fosse sceso in politica, il Milan sarebbe vincente come il Real Madrid, penso che non stupirebbe nessuno. Superfluo sottolineare come la cessione ai Cinesi, fosse utile ad operazioni incomprensibili e come, forse, anche oggi, parte di quei soldi possano finire nelle sue tasche, ma è un argomento fin troppo lontano dai campi da calcio. Vederlo sorridente e trionfante a Monza, fa piacere, ma è indubbio che riapre ferite che non si sono mai totalmente rimarginate.

Il presente è RedBird, un fondo di investimenti americano, specializzato nello Sport. Il nuovo volto è Gerry Cardinale, partner di maggioranza al fianco di Elliott. Tutto per portare il Milan in alto, con le conoscenze adatte a sviluppare al meglio il progetto di media company, cose che vanno al di fuori dal campo, toccando settori come la moda o l'intrattenimento. Più fatturato, più risorse e lo sviluppo di tutta la parte immobiliare, stadio e ben altro. RedBird e Elliott, hanno la possibilità di far crescere il Milan e portarlo molto più in alto di dove è adesso. Nel farlo vogliono adottare metodi innovativi, ma ugualmente già utilizzati da molti club, anche Europei. Non capire l'importanza dei dati, nel calcio odierno, significa solo rimanere ancorati ad un calcio del passato. Come diceva la frase nel film moneyball : " Noi dobbiamo comprare punti, vittorie, non nomi." Certamente comprare Pogba, affascina ed entusiasma i tifosi, a pallone fermo, ma magari può essere meno funzionale di un ventenne, meno conosciuto, francese o belga, che inserito in un sistema di squadra, che è diverso dal considerare la prestazione del singolo, può garantire quello che i dati statistici prevedono, ma non i supporters o gli osservatori che si basano su altro.. L'importante è individuare i profili corretti, giocatori forti, non nomi affermati che risultano troppi costosi. Non è su questo che si posa la garanzia di questa operazione che ha tutte le prerogative per essere positiva, poichè già Moncada e il suo staff sono perfettamente attrezzati per non sbagliare gli acquisti e lo abbiamo visto, oltre al fatto che Maldini, con Massara, sanno aggiungere quel "fattore umano" a cui è sempre importante non rinunciare.

Gerry Cardinale scommette su se stesso, sulle conoscenze maturate in ambito sportivo e se è vero che l'America è un mercato ben diverso dal resto del Mondo è anche vero che è il Top assoluto per lo sport. Non ha alcuna importanza che le sue risorse economiche siano inferiori ad altri, si parla sempre di milioni di dollari e sono ampiamente sufficienti per ciò che vuole realizzare. Se Elliott era la concretezza dell'Alta Finanza, RedBird basa tutto sulla visibilità e quindi attraverso risultati sportivi degni del nome che si rappresenta.

E' questa la garanzia per chi tifa Milan. Per quanto sempre finalizzati a produrre utile, cosa che in modi diversi già fanno molti altri club italiani, logicamente con meno risonanza mediatica, come Napoli, Lazio, Torino o Atalanta, il Milan fa ugualmente un bel passo in avanti. Lo stesso Elliott è ben consapevole di ciò ed infatti attiva un prestito di 300 milioni a Redbird, ad un tasso del 6 o 7%, a fronte dei  900 Milioni concordati per la cessione del 70% poichè è certo che se tutto andrà nel modo migliore, potrà aumentare notevolmente un guadagno che già oggi è stato ottimizzato nel modo migliore.           

Assistiamo quindi ad un affare per Elliott, che rientra di gran parte dei soldi investiti e per Redbird stesso, che sa perfettamente che se fallisse l'operazione immobiliare e sportiva, cosa praticamente impossibile, perderebbe 300 milioni, riposizionando le quote a Elliott, ma in caso di successo con una spesa inferiore al miliardo, avrebbe il 70% di uno dei club più vincenti e conosciuti al Mondo che, con uno stadio di proprietà, avrebbe un valore forse triplo dell'attuale.  Maldini e i tifosi vogliono un progetto ambizioso di crescita costante che permetta di alzare man mano l'asticella già da questo mercato. Fino a tornare al vertice europeo per starci. RedBird vuole lo stesso, possibilmente trovando le soluzioni per spendere il meno possibile, non certo per non spendere o non rafforzarsi. Sanno benissimo che solo attraverso le sinergie che sapranno mettere in atto, con squadre o campioni, che già gestiscono, a prescindere dalla disciplina sportiva, il Milan avrà un'impennata di visualizzazioni e fans, il difficile è riuscire ad essere vincenti, ma permettetemi : " Se abbiamo scalato l'Everest, in infradito, riuscendoci, può esserci ostacolo che ci possa fermare ?". Benvenuto Gerry, il sorriso è quello di Silvio, se poi riuscirà a vincere come lui, ci sarà da divertirsi.