Il Milan supera la Lazio con un perentorio 2 a 0, concretizzato nel primo tempo, grazie ai gol segnati da Bennacer e Theo. La squadra di Mister Pioli perde subito Leao, per un infortunio muscolare la cui gravità sarà chiarita nei prossimi giorni. La grave perdita, non demoralizza la squadra che, facilitata da un atteggiamento fin troppo remissivo della squadra allenata da Mister Sarri, trova subito il vantaggio, controlla la partita, senza disperdere energie e grazie a Theo Hernandez che palla al piede corre 85 metri di campo e scaraventa in gol la palla del due a zero. Viceversa la squadra della capitale è apparsa stanca, nei suoi giocatori più importanti, totalmente incapace di rendersi pericolosa al punto di non riuscire a fare alcun tiro nello specchio nella porta difesa da Maignan, rimasto inoperoso. 

La vittoria del Milan conferma che tutte le critiche che i tifosi e gli addetti ai lavori hanno regolarmente rivolto all'allenatore, non erano poi così sbagliate. Il centrocampo a tre, che l'allenatore ha troppo spesso sacrificato, ma a cui si è sempre affidato, nelle partite più complicate, è funzionale, garantendo quegli equilibri e quella fluidità di gioco, che troppo spesso non si sono viste e che Mister Pioli pensava risolvibili in altri modi, ma sbagliando. Tonali, Krunic e Bennacer, oggi sono fondamentali e il contemporaneo spostamento, del bosniaco e  dell'algerimo, che si sono scambiati la posizione in campo, si sta dimostrando un'ottima intuizione. Serviva vincere per continuare a sperare nella qualificazione alla Champions del prossimo anno e il Milan ha vinto.

Ora tutte le attenzioni sono rivolte al derby di Coppa. Una partita speciale, che la rivalità cittadina, proietta come la partita più importante dell'anno e di cui certamente si parlerà per molto tempo. La vincente andrà in finale di Champions, un obiettivo impensabile ad inizio stagione. La perdente, non vedrà solo sfuggire un'occasione che capita raramente, ma verrà additata come : "la seconda squadra di Milano" e non avrà giustificazioni a cui appellarsi. Chi è la favorita ? Gli scommettitori assegnano all'Inter le maggiori probabilità di accesso alla finale. La maggiore esperienza di molti giocatori neroazzurri, i successi negli ultimi scontri diretti e una migliore condizione di forma fisica, sembrano essere tutti segnali favorevoli per la squadra allenata da Simone Inzaghi. Un allenatore tanto criticato per aver perso lo scudetto dello scorso anno, ma che ha già saputo aggiungere alla bacheca dei trionfi interisti, due super Coppe e una Coppa Italia, con una finale da giocare contro la Fiorentina e questa semifinale per volare a Istambul. Forse sarebbe opportuno rivedere certi giudizi o almeno aspettare il momento opportuno prima di avventurarsi in opinioni facilmente mutabili.

E il Milan ? E Mister Pioli ? Saranno gli "agnelli sacrificali", della festa interista ?. Appare abbastanza evidente, anche vedendo gli ultimi risultati ottenuti in campionato, che Dirigenza, Allenatore e Squadra, sono consapevoli dell'importanza che ha questo doppio confronto e pensano di poterlo vincere, più di quanto credano i tifosi. E' giusto e comprensibile, anche perchè saranno i particolari a decidere il risultato finale. C'è però un dato che deve renderci fiduciosi, il Milan nelle partite più complicate sa essere camaleontico e dare il meglio di se stesso. Sarà sufficiente ? Difficile dirlo, però se dopo aver battuto il Napoli, ero decisamente pessimista, giorno dopo giorno sta crescendo un senso di fiducia e ottimismo che mi fa ben sperare. Negli ultimi anni i derby sono sempre stati equilibrati e solo quello di Super Coppa è stato nettamente a favore dell'Inter, quindi mi aspetto 180 minuti, intensi ed equilibrati e probabilmente potrebbero non bastare. Vi immaginate se si arrivasse ai calci di rigore, per decidere la vincente ? Forse sarebbe l'unica possibilità per smorzare tutti quegli "sfottò sportivi" che faranno da sussiego all'incontro. In attesa di sapere le condizione fisiche di Leao, Mister Pioli dovrebbe affidarsi a questi undici . Maignan, Calabria, Kjaer, Tomori, Theo, Krunic, Tonali, Diaz, Bennacer, Salamandra, Giroud. Non ci resta che attendere il fischio inizio. Incrociamo le dita e speriamo di divertirci, regalando all'Inter la "RIPERDITA" ...... Milano siamo NOI.