Siamo il Paese dell'impunità, il Paese dove si manifesta una forma di accanimento bestiale verso i ladruncoli di galline mentre i grandi ladri, quelli che lucrano sulla pelle della povera gente, quelli no, meglio lasciarli stare nel loro mondo perverso e diabolico, intoccabili, perchè avranno sempre una scappatoia.
Siamo quel Paese dove in tre anni si son registrate quasi 5mila aggressioni nei confronti del personale sanitario, e da qualche tempo sta emergendo questo fenomeno che non è più residuale anche nella nostra scuola.
Lavorare nella sanità e nella scuola è come quasi lavorare andare in trincea, alcuni diranno. Meglio ricondurre nel cose nella giusta dimensione però, anche per rispetto di chi in trincea ci è andato veramente e la vita l'ha persa sotto le mitragliate della fazione nemica. Presidi sanitari militarizzati, a questo dobbiamo arrivare?

E perchè si è arrivati a ciò? Perchè abbiamo destrutturato la sanità pubblica, sbagliato la programmazione delle entrate, rispetto alle uscite di personale chiamato a fare i salti mortali, e visto che nessuno è immortale ed una macchina perfetta, purtroppo si verificano situazioni con cui nessuno vorrebbe mai imbattersi nella propria vita. Non c'è più pazienza da parte del paziente, non c'è più rispetto, non c'è più autorevolezza e se una persona si vuole curare in tempi rapidi e certi è costretto a farsi un finanziamento e passare dalla sanità privata che magari opera anche attraverso le strutture pubbliche. Avevamo una delle migliori sanità pubbliche al mondo, oggi non so più dirlo se sia così, ci perdiamo in appelli continuativi sulla necessità di dover salvare la nostra sanità, ma alla fine, questa va sempre più a picco e gli appelli sono come farfalle in una giornata di primavera. Affonda.

Come affonda la scuola. Arrivano piccoli aumenti stipendiali per il personale scolastico, che ancora in busta paga non hanno mica visto, ma gli annunci sì, quelli non mancano mai. Sono un nulla rispetto agli stipendi che si dovrebbe avere, per il tipo di lavoro che si svolge, per il caro vita, per la media europea che è imbarazzante se la vediamo dal fronte italiano, perchè siamo clamorosamente sotto,tanto per cambiare. La scuola registra le stesse problematiche della sanità, strutture vetuste, precarietà, scarsa autorevolezza del personale, e la conseguenza è che in una società senza più rispetto, dove tutto è permesso, si aggrediscono gli operatori scolastici, docenti o ATA che siano se non anche i dirigenti nella stessa maniera con cui si aggrediscono gli operatori della sanità! Insomma, il degrado dell'Italia passa da qui, dalle violenze che si manifestano nella sanità e nella scuola, luoghi che dovrebbero essere totalmente protetti. Ma non siamo quel Paese del mai più a parole, eppure, si veda l'ennesimo caso di apologia di nazifascismo nelle curve italiane, l'impunità prevale, si continua ad esporre la propria idiozia e ad assistere alla solita tetra teatralità. Faremo questo, faremo quello, e poi finisce tutto nel dimenticatoio.

Ma la violenza commessa, che sia verbale, che sia d'immagine, che sia fisica, rimarrà ed il degrado continua a divorare le fondamenta del nostro Paese, sanità, scuola, giustizia, e poi sarà il turno della democrazia. E segnali già ve ne sono, solo che ci si adatta, un po' come avviene nel calcio, tanto, si dirà, la gente continuerà a seguirlo sempre. Gli stadi si svuotano, gli abbonamenti diminuiscono, la sfiducia aumenta, come nella democrazia, le urne si svuotano, l'astensione cresce, ma tanto la partita  di calcio si giocherà sempre, così come un presidente  eletto ci sarà sempre, certo.
Ma a furia di dare tutto per scontato arriverà presto quel giorno in cui invocheremo come naturale una dittatura,perchè tanto votare non servirà più a niente.