In questi anni abbiamo assistito ad un qualcosa di veramente orripilante sul fronte sociale. Quello che potremmo definire come l'imbarbarimento dei rapporti sociali, che poi a dirla tutta non è che i Romani fossero questa gran meraviglia di civiltà rispetto ai barbari. Con e dal Covid in poi è andato a regime un modo di fare che sta diventando oramai ingestibile dove si deve quasi aver timore di esprimere il proprio diritto di pensiero senza incorrere nel rischio di essere linciato. La questione vax e non vax per come gestita ha posto le basi per un sistema totalitario sul diritto di critica e di parola. E parlo da convinto sostenitore della vaccinazione. Se è vero che da un lato vi erano anche dei no vax negazionisti, quella minoranza irrisoria è diventata un pretesto per dequalificare, attaccare, denigrare, la componente no vax più ragionata e critica sulla questione di come era stata gestita la pandemia, e la vaccinazione.

Ricordiamo che il mondo in quel periodo ha dimostrato il peggio di sè, altro che eravamo tutti sulla stessa barca, vi è stata la corsa ai vaccini da parte dei Paesi ricchi, i poveri hanno avuto solo l'elemosina. Con i paradossi che mentre in Occidente le fiale si gettavano nella spazzatura in altri Paesi se le potevano solo sognare. E se non eri allineato alla dottrina pro vax diventavi un nemico del sistema da abbattere. Vi è chi ha perso il lavoro, chi è rimasto a casa per mesi senza stipendio per aver assunto una posizione non allineata. Passano pochi mesi, quando ancora la pandemia è superata come emergenza ma non il Covid che si scatena la guerra in Ucraina. Ed anche qui si assiste a qualcosa di deleterio. La banalità della semplificazione. Se non sostieni l'armamento dell'Ucraina, sei un filo russo. Se sei pacifista, se un filo Putin. Eppure grazie a quella guerra il presidente Ucraino ha trovato la propria ragione di esistere, era sull'orlo di cadere, e la NATO la sua seconda giovinezza e la Russia di Putin ha fatto un capolavoro incredibile su ciò, resuscitando due zombie. Neanche il tempo di superare la guerra in Ucraina, che lo stesso schema si replica con la questione tra Israele e Palestina. Se non sostieni Israele, sei automaticamente un sostenitore del terrorismo. Come se Hamas rappresentasse tutti i palestinesi, come se la Palestina non stesse subendo da decenni violenze e soprusi ignobili da uno Stato che ha delle bombe atomiche tra l'altro.

Questo non significa giustificare il terrorismo o quei crimini compiuti da Hamas. E chi lo pensa non ha capito nulla. Così come vero è che lo Stato di Israele per come governato in questi terribili decenni non rappresenta tutti gli israeliani. E proprio nel momento in cui il governo attuale era sull'orlo di una crisi politica epocale, con manifestazioni che in Israele da mesi ne chiedevano le dimissioni, ecco che accade quello che accade. Il terrorismo sfuggito ai servizi più importanti del mondo, e ancora oggi rimane un mistero come ciò sia potuto accadere, che compie un massacro che diventa il pretesto per Israele per riprendersi altre fette di terra palestinese e fare fuori più palestinesi che possono. Insomma, se si fossero comportati i nazifascisti così ci sarebbe stato poco da dire, ma da chi ha trovato la propria ragione di esistere come Stato dopo l'infamia dell'Olocausto ci si aspetterebbe un comportamento diverso e più ragionato e meno impulsivo. E se diventi sostenitore dei diritti dei palestinesi devi dire espressamente che condanni Hamas, altrimenti sei un terrorista, come se Hamas e Palestina fossero la stessa cosa, ma se sei sostenitore di Israele, tutto è concesso, non devono esistere differenziazioni.

Quello che ha fatto è sempre giustificato e accettato più o meno. Che Hamas sia organizzazione terroristica c'è poco da dire , ma la riflessione qui case su una questione diversa, se non sei omologato, se non sei totalmente pro vax, pro Israele, pro Ucraina, sei un problema per la società, il diritto di parola non ti è concesso e se ti è concesso viene usato per intimidire le masse per ridicolizzarti. Non è questo il diritto di critica e manifestazione del pensiero che hanno difeso i nostri partigiani e se qualche imbecille negazionista esiste, filo Putin esiste, filo terrorista esiste, non per questo ciò deve diventare un pretesto per annichilire il movimento pacifista, il movimento filo palestinese o chi pone problemi etici, morali su come vengono gestite le emergenze sanitarie o rivendica il proprio diritto di scelta. Insomma, c'è da preoccuparsi, seriamente, per la piega che la nostra società, ha preso, Italia in testa.