Siamo un Paese profondamente incattivito. Diciamo di non essere razzisti, ma i casi di razzismo noti e non noti sono decine ogni giorno. S
iamo un Paese fondatore dell'Unione Europea, che dice da 70anni a questa parte di avere la Costituzione più figa del mondo, però, anche la meno applicata del mondo. Dunque, carta costata 45mila partigiani morti per la Resistenza. Carta.
Ogni volta che in Italia si verifica un episodio di razzismo, si assiste al solito teatro. Solo che questa volta la situazione è peggiore rispetto al solito. Perchè abbiamo quattordici milioni di italiani in difficoltà economica, e sei in stato di povertà assoluta: numeri da brividi.
Pandemia, guerra in Ucraina, crisi energetica, ed un Paese svoltato radicalmente a destra, con il Parlamento e governo più di destra della storia repubblicana; a cent'anni dalla marcia fascista su Roma, ci troviamo a vivere un qualcosa che oramai sta diventando normale.
Ci stiamo adattando. Gente che si ritrova nei principi di un tempo che andrebbe condannato senza alcuna possibilità di appello da chiunque oggi vivente, eppure, così non è.
Quanti sono i neri italiani? Pochissimi. Nel calcio di episodi di razzismo ce ne sono stati a bizzeffe ed altri ce ne saranno, nel peggio del sempre peggio.
Sei nero, e come puoi essere italiano? Con il fascismo abbiamo colonizzato e massacrato alcuni paesi africani, non abbiamo però mai avuto una società multietnica, come in Francia, come in Inghilterra, come in Spagna, come negli USA, dove il razzismo contro i neri è un qualcosa di allucinante. Perché si possa riaccendere il dibattito vi deve essere un caso eclatante, una vittima eccellente, una violenza inaudita. Ma gli episodi minori passano inosservati, rimangono circoscritti nel perimetro di vita della vittima e del razzista di turno.

Siamo quel Paese che non può riconoscere la cittadinanza a colui che nasce qui, 'perchè altrimenti rischieremmo di essere invasi da ondate barbariche di africani', dicono, ed in tutto ciò, si continua a piangere per il fatto che nel Paese vi sia un tracollo demografico spaventoso. Si dice che bisogna fare affidamento nelle nuove generazioni. Lo ripetiamo da decenni e non cambia nulla o meglio i cambiamenti sono pochi, pochissimi, e con una lentezza disarmante.

Non so se ne usciremo mai, ma dobbiamo essere consapevoli che in Italia la situazione è grave ed il razzismo non potrà che peggiorare. Non basta sostenere una squadra di giocatori stranieri per dirsi internazionali e antirazzisti, perchè abbiamo visto spesso episodi di contestazioni, di insulti, che partono verso squadre avversarie che hanno giocatori neri, quando anche nella propria ci sono.
Solo che nella propria vengono digeriti perchè costretti dalla situazione, ma appena è possibile liberarsi lo sfogo... poi è anche vero che le contestazioni verso la propria squadra non mancano, come ha insegnato il caso di Egonu. Non è l'apice, è solo l'ennesimo episodio che si continua a ripetere in modo squallido.