Avevo appena perso la testa.
Mi ero svegliato con i fianchi rivolti sul lato destro del letto (come piaceva a me) e trovavo la mia testa posata sul cuscino, due o tre centimetri al di là del mio collo dritto. Non m' era mai capitato di riunirmi in un attimo di separazione dal mio cervello, ed ora invece mi trovavo per minuti ad osservare quel soffitto schiarito e come si fa spesso appena svegli io ragionavo; sono i rimasugli degli ultimi sogni depositati negli spigoli della psiche ad avere grande influenza sul percorso dei nostri pensieri, così mi accadeva.  
Ma dopo poco mi domandavo: può accadere di contorcersi tanto nel sonno da perdere la testa, da storcere tanto il collo da staccarsi la testa al mattino? Mah, casi simili non li avevo mai conosciuti. "Mammaaaaaaa!" gracchio straziato dal mio lettino. "Che vuoi? Ho altro da fare! Ma che si fa così che mi chiami ed io devo venire da te? Se hai da dire qualcosa alzati e vieni qua, subito!" La solita irritata mia madre, non posso fare altro che disobbedire io: "Mamma, mamma! Ma ho appena perso testa! Si è separata dal collo proprio!" Il ruggito della madre dopo venti metri di casa: "Impara un po' di autonomia alla tua età! Se hai perso la testa, quella la riponi al suo posto. Ma io dico... cavolate come queste sono cose per cui disturbare chi sta lavorando! Io ho altro da fare e tu dormi, ecco che fai! Almeno vedi di non rompere, non ti chiedo altro."

Ah beh, io non mi sarei mosso. Sarebbe dovuta venire lei da me, stavolta doveva venire, almeno la volta che mi si era staccata la testa doveva venire. A consolarmi: "Damiano, ma come è potuto succedere... vedrai che ti passa! Ora ti porto da un dottore e ti passa subito! Non è niente, ci vorrà un set per cucito per rimetterti a nuovo, ma si può fare... vedrai che ti passa subito la bua!" Così avrebbe dovuto fare, invece passarono altri momenti, io continuavo a guardarmi le punte dei piedi, quelle sotto le coperte davano forma al tessuto che automaticamente si trasformava: all'estremità in una cima aguzza e poi scendendo ripida determinava delle vallate strette e buie, il sole aveva altro da trafiggere di luce. Io presi a guardarmi intorno, poi il comodino ad osservare come era quel centravanti del Milan che avevo affisso alla mia destra sul ripiano. E poi presi anche a guardare la mia testa là, ovviamente quella era "di spalle" se così si può definire un capo. Il volto lo vedevo piegandomi storto, riuscivo a vedere bene la forma della nuca umana, i miei capelli biondi tagliati di recente che tornavano a scurirsi come il colore della cenere, poi le orecchie larghe e sporgenti e quella parte del corpo unita al collo che non sapevo come chiamasse, riuscivo a vedere quella barba giovane a contatto col cuscino, voleva dire la sua nel mondo ma chissà ora come avrebbe fatto. "Mamma? Mamma? Mamma!" Lei aveva cominciato a non rispondermi, proprio per non darmi soddisfazione penso, era la sua lezione. Va bene, era passato un po', gli uccellini non cinguettavano più. Era il momento di alzarsi. Non incontrai volutamente mia madre mentre giravo per casa, anche perchè quell'acida aveva chiuso la porta della sua stanza e doveva stare al computer per motivi di lavoro, impegnata... sai che dispiacere! Ed io sarei uscito di casa, alla ricerca di cosa: boh! Sarò onesto: non mi lavai i denti, non mi andava! Ma sono uno molto pulito io, eh! Quella volta no però. Adesso avevo perso la testa, certo che il mio aspetto dovesse essere strano senz'altro ma la vita va avanti, avrei mosso altri passi sul pavimento. Aspetto strano? Strano? Mah, ero come decapitato... non direi strano, una volta era normale ridurre senza il cranio streghe ed altro, nel Medioevo... c'era un tempo in cui era normale.

Comunque mi dirigevo in città per una passeggiata, magari avrei incontrato qualcuno che conoscevo... a quell'ora era semplice. Mah, mentre giravo... ma quella che era passata, ma che aveva perso la testa? E pure quello che portava il cagnolino al guinzaglio? Ora basta! Basta! O giustiziarsi era un hobby, o stava accadendo qualcosa di strano, stavolta sì strano. Non volevo più vedere... alla fine li avevo visti di sfuggita quei due. Era meglio tornare indietro a casa. Allora non avrei visto i nonni al piano di sotto, mio padre al ritorno dal lavoro l'avrei evitato anche lui. Meglio stare da soli che a sto mondo dove perdono tutti la testa! Boh, sarà che è divertente svitarsela come un tappo di sughero? Ed io ho sempre passato una vita a sentire paragoni di occhi, bocche, nasi, perfino orecchie... ma ora potevo giudicare bene il mio collo con quel pomo d'Adamo assai sporgente. È di forma eccellente per me, bellissimo. Però avrei dovuto ampliare le spalle, dovevo prendermi cura del corpo che m rimaneva e le spalle erano strette. C'avrei pensato dai. Ero tornato in camera mia, magari mi sarei messo sotto le coperte a giocare col telefonino o a vedere qualche serie tv su Am...

"Ti avevo detto di dare un'occhiata al computer!" Ancora mia madre a sbraitare, siete fortunati a non vivere in casa mia. "Ma quando? Il computer? Mai detto. Tu?" Forse avevo sbagliato, a quel punto avrei solo dovuto abbassarmi di fronte a lei per chiedere il perdono, non avrebbe creduto alla verità, invece io avevo proposto il contrario. Sì, infatti: "Mai? Ma che razza di trovate ti inventi? Mai! Io ti chiedo aiuto e manco quello mi dai, solo di guardarmi il computer ti avevo detto! Almeno cinque o sei volte... e tu mi hai risposto pure... sì! Quindi ora o vieni a controllare il computer oppure vieni a controllare il computer! E corri!" L' avrei dovuta vedere allora! Nooo! E se aveva perduto la testa? Lei sì che aveva questo rischio anche più di me, di perdere la testa... sai come è mia madre! "Intanto vado a vedere che mi voleva dire tua nonna di sotto. Tu muoviti!" L'aveva detto! L'aveva detto ed ovviamente io, da buon figlio: "Sì! Sì, sì, sì sì sì sì sì sì! Mi muovo, sì certo certo, mi muovo." Prima però sarebbe dovuta scendere lei, io non potevo far altro in quel momento, dunque rimanevo davanti al letto ad osservare la mia testa perduta. Mi scaturì una domanda dal profondo pensiero: "Ma io avevo sempre avuto un neo sul naso?" Mai notato, ma la mia testa l'aveva. Bah! Strambo poi! Ecco il tonfo, aveva chiuso la porta ed era scesa mia madre! Quasi casco con quei calzini che ho, mi precipito al computer e... ma dico io! Lei nemmeno un aggiornamento al sistema, ovvietà da compiere per chi usa un PC! E invece nemmeno quello! Nemmeno quello! Sarà troppo impegnata per lo schock subito dopo aver perso la... no! Ma che ne sai tu! E se magari non l'ha persa? Che ne sai? Mica l'avranno persa tutti! Comunque aggiornai il sistema del computer là. E venne il momento di? Rimettermi sotto le coperte, avrei visto un film... magari uno di quelli dove non ci si capisce niente, di Cristopher Nolan, sì!

La mia testa mi guardava dubbiosa ora, che cosa avevo fatto mai per farla arrabbiare quella testa? Hai la capa mala? Ah ah! Si stava facendo divertente ora. Guarda il mio dito? Quante dita sono? Non ti fa male il pollice nell'occhio? E queste quante dita sono, ma non capisci niente testolina? Ah ah! Che stupida quella testa, e mi continuava a guardare ma non capiva niente! Un gran babbeo quel cervello, infatti era il mio ah ah! Quante dita, quante dita? Ops... un momento! C'è qualcosa che non quadra perchè io quella testa non l'avevo assolutamente toccata, e stamattina nella stessa posizione in cui ero mi dava le spalle. Avevo perso la testa, ma ora quella mi guardava, perchè? Perchè? Forse aveva fame? Non aveva fatto colazione? Ma roba da uscirne matti! Io non l'avevo toccata! O era stata mia madre? Sì, lei doveva aver perso la testa certamente, l'aveva spostata lei, ma nemmeno mi aveva chiesto come stessi ma... o forse io salendo sul letto per sbaglio l'ho fatta muovere!? Ma mia madre non m'ha strappato la testa, no! L' ho perduta, mica me l'hanno staccata. Ho fatto tutto io si vede, in completa autonomia... avevo combinato quel che avevano combinato tutti nella città, era così? Però io che ho un cervello piccolo si vede, ma mi sento un grande intelligente... ma Einstein non disse "non puoi perdere la testa se non ne hai una?" Ora io non la potevo perdere più, almeno quello me l'ero guadagnato dal mio nuovo handicap, un premio! Fermi fermo, allora ricostruisci che si sta facendo complicato!

Probabilmente tutti hanno perso la testa qui intorno, mia madre è irritata e tu stai discutendo con te stesso, pazzo di soliloqui, e prima di vedere un film di Nolan rimani bloccato a guardare un cranio rivestito di pelle, quasi similmente all' Amleto! Ma... possibile che... che in questo mondo perdano tutti la zucca? La brocca? La bussola? La testa? Tutti, ed io nel sonno la perdo!
Il sonno della ragione genera mostri. Noooo! Ho capito. Avevano appena ucciso il mio gemello, di fianco a me!
 

 

Damiano Fallerini