Serie A, Made in che?
Immaginate di dover leggere, “Premier League made in England”, oppure, “Bundesliga made in Germany”, e si potrebbe continuare con il campionato francese, portoghese, spagnolo, polacco e tutti quelli che volete.
Dire che sarebbe una cosa ridicola, sarebbe anche poco. Eppure, noi, abbiamo avuto il merito nel Paese dove il merito è finito nell'isola che non c'è, di inventarci Serie A Made in Italy. Ma solo per l'estero. Perchè all'interno dei confini patrioti deve prevalere l'italianissimo, sia ben chiaro. Accordo con il governo più destro della storia repubblicana, votato dalla maggioranza degli italiani che si son recati alle urne e verrebbe da dire arrangiatevi. Ma anche no.
Serie A made in Italy proprio non si può sentire. Siamo gli unici ad avere lo “scudetto”, genialata di quel folle di D'Annunzio che sognava lui di poter fare la marcia su Roma al posto del suo amico nemico Mussolini.
Abbiamo un nome bellissimo, Serie A. Non abbiamo forse il campionato più bello del mondo, tre squadre italiane finaliste in Europa non è un parametro per misurare la qualità del calcio italiano, ma noi preferiamo il qualunquismo, ergo, il populismo.
Siamo i migliori del mondo, dell'universo e per continuare ad essere su questa vetta dell'Olimpo dobbiamo pur farci distinguere.

Dunque, signori e signore, chiamateci voi, quelli della Serie A made in Italy. Made in che?
Campionato con una percentuale di stranieri ben oltre il 60%, e per fortuna che ci sono, altrimenti dovremmo giocare non si sa con chi, perchè noi quelli del made in Italy ai giovani spazio non ne diamo. Siamo un Paese per vecchi e dobbiamo adattarci a ciò. Vuoi mettere? La tradizione va rispettata. Mentre nel resto del mondo puoi essere un manager a trent'anni, in Italia, a quarant'anni devi ancora mangiare pastina e formaggino.
Noi, quelli del made in Italy. Che abbiamo anche le città più belle del mondo, ma gli stadi più fatiscenti dell'Europa calcistica che conta, tolto solo un paio di eccezioni che non fanno la regola, ergo Udinese e Juventus.
Noi, quelli della Serie A made in Italy, che abbiamo inventato calciopoli, ma questo made in Italy in cosa consiste? Stiamo cedendo le proprietà delle principali società calcistiche ad investitori stranieri, Inter, Milan, Roma, per fare un piccolo esempio. Siamo il Paese di Michelangelo, Leonardo, Dante, Manzoni, che probabilmente dal mondo meraviglioso in cui ora si trovano penseranno, ma voi in Italia, come siete messi!
Quelli della Serie A made in Italy. Se non fosse una cosa seria, anzi, serissima, perchè si tratta di usare il calcio per fare propaganda politica istituzionale al governo, ci sarebbe da ridere, ma tanto!
Ma da ridere, cari miei, qui c'è veramente poco!