Dopo due settimane dalla strage di Cutro, il mondo del calcio si sveglia. A modo suo e in pessimo modo.
Non appena accaduta la strage di Cutro, avevo scritto in modo provocatorio che questi morti non erano i nostri, che erano scomodi, e la conferma arrivava dal fatto che non era stato proclamato nè lutto nazionale, nè un minuto di silenzio. Atti simbolici, retorici forse, ma importanti se sostenuti e condivisi, perchè un minuto di riflessione, di silenzio serve a fermare il tempo per onorare chi non c'è più.
Funziona così la nostra società. Non sarà il minuto di silenzio a restituire giustizia, a contribuire alla verità, a riportare in vita i morti, a fare luce in un mondo di ombre. Ovvio.
Eppure in tale ovvietà il calcio si è andato a schiantare. Di norma i minuti di silenzio si fanno nell'imminenza dei fatti, vedi ultimo il disastro in Turchia.
Ma per Cutro si arriva a due settimane e non casualmente dopo la discesa politica e imbarazzate in campo del Governo a Cutro.
Una passerella costosa, contestata giustamente dai calabresi, che sono sempre stati accoglienti verso i popoli e hanno dovuto accogliere, invece, sulle proprie coste cadaveri, molti dei quali ancora smarriti e inghiottiti dal mare.
Oltre 70 vittime, oltre 70 persone che dovevano essere salvate e sono colate a picco a pochi minuti dalla terra ferma d'Italia. Il Governo non solo non va a visitare le bare, non solo si è creata una situazione allucinante per la restituzione delle salme, e per come sono anche stati accolti i superstiti, ma inaugura una targa che ha dell'incredibile per il tempismo, visto che ancora è in corso la ricerca della vittime e per il proclama che segue il messaggio del Papa, volutamente inserito, perchè l'alibi sono gli scafisti, non un sistema disumano e sballato, non l'assenza di corridoi umanitari.

Meglio prendersela, al solito nostro, con i pesci piccolini che certamente ci lucrano, ma non sono mica loro la causa delle partenze, delle emigrazioni. Cosa si legge in quella imbarazzante targa inaugurata a Cutro? Il Governo rinnova il suo massimo impegno per contrastare la tratta di esseri umani, tutelare la dignità delle persone e salvare vite umane.
Da non credere. Lo hanno scritto veramente in una targa che doveva  solo ricordare le vittime. Atto politico con cui pulirsi la coscienza, qualcuno avrà pensato. 
E l'auspicio è che venga rimossa, perchè siamo oltre l'allucinante! Irrispettosa verso le vittime di Cutro! E non è finita qui. Perchè questo proclama è quello che andava letto con il minuto di silenzio nei campi di calcio, un minuto di silenzio chiaramente politico, voluto probabilmente a livello politico, in continuità con la passerella di Cutro e non perchè ci si crede veramente. D'altronde c'è chi è stato sanzionato per aver autonomamente e senza aver aspettato i tempi scandalosi della governance del calcio.
Per cosa? Per aver a modo suo, in categorie inferiori, voluto onorare queste vittime. Figurarsi se qualcuno in Serie A osava farlo di propria iniziativa, in un campionato dove la maggior parte dei giocatori poi sono immigrati ma di lusso!
Figurarsi... Il Mediterraneo ha risucchiato oltre 20 mila persone, dall'Africa e non solo partiranno migliaia e migliaia di persone, vite e non oggetti, è una cosa incontrollabile, ingestibile in un mondo sempre più diseguale e cinico come il nostro.

Ne siamo usciti con le ossa rotta a livello di immagine, l'unica pezza l'ha posta il Presidente della Repubblica, il resto... meglio calarci su un velo pietoso, e la governance del calcio si dovrebbe vergognare!
D'altronde se quei morti fossero stati italianissimi son certo che le cose sarebbero andate all'esatto opposto.
Poteva andare peggio di così? No. Avrebbero a questo punto fatto meglio, tutti a tacere... sarebbe stato decisamente più dignitoso!