La storia è ciclica, diceva Polibio. Neanche il tempo di metabolizzare l'assalto nazionalista al congresso americano da parte dei democratici, per dire democratici, trumpiani, che tocca dover fare i conti con quello dei bolsonari, in Brasile, il tutto mentre lo stesso ex presidente brasiliano pare essere intenzionato a chiedere la cittadinanza italiana in Italia, per le sue origini venete, così, in caso di estradizione, visto il governo ultra nazionalista vigente, amico, sarà in una botte di ferro.
Ma ovviamente, Bolsonaro, deve tener conto di una cosa, che l'Italia non è un Paese indipendente ed autonomo, dipenderà solo da come la penseranno gli americani: va avanti così dal 1943. Ma ogni volta facciamo finta di cascare dalle nuvole! La storia è ciclica, e perfida e diabolica, che nello stesso autogrill dove perse la vita un tifoso, si verificano nuovamente degli scontri tra tifoserie che hanno preso in ostaggio l'autostrada. Come è stato possibile? Una falla nella sicurezza del Paese enorme, dove si invoca quasi la pena dell'ergastolo per gli imbrattatori del Senato, arrestati sul momento, ma dei delinquenti prendono in ostaggio l'autostrada, si menano e poi magari se ne vanno pure allo stadio.

La storia si ripete a tal punto che ci siamo indignati all'inverosimile per i mondiali giocati in Qatar, che alla fine dopo che l'Arabia, altro Paese notoriamente famoso per le tutele dei diritti umani, si è comprato Ronaldo per cercare di accaparrarsi i mondiali 2030, pagato un bel po' di soldini, ma per gli arabi sono noccioline, rispetto a quello che possono ottenere con l'assegnazione dei Mondiali, un arbitro italiano è andato ad arbitrare una partita in quello sconosciuto campionato. Competitivo come un campionato dilettante dell'ex Bel Paese.
E che dire delle solite paranoie, quasi oltre ogni teoria del complotto? Gli errori in campo degli arbitri. Complotto! si grida! Neanche il tempo di festeggiare la ripresa del campionato, che con tutti gli interessi gli arbitri diventano nuovamente l'alibi perfetto.
Come capitato all'Inter. Una squadra che pensa ancora di poter lottare per lo scudetto, così dicono, ma alla fine non ci credono neanche loro, e non sono in grado di vincere contro il Monza. La colpa? Degli arbitri, vuoi mettere? Si ripetono sempre le stesse cose, il VAR che continua a sbagliare, quando non dovrebbe sbagliare, ad esempio, è probabilmente il coronamento di ciò che noi siamo, un Paese che continua a sbagliare in un contesto globale che continua a sbagliare. Siamo tutti uno sbaglio, continuo, sistemico, nello stesso tempo ci crediamo giudici, avvocati difensori e pubblici ministeri.
Continueremo a vedere ancora sbagli, clamorosi, nel clamore collettivo, ma alla fine altro non saranno che la replica di una replica. Abbiamo perso due edizioni di mondiali consecutive ed invece di stare zitti, cosa ci permettiamo di dire? Che l'Italia se la può giocare con chiunque. Già. Per non parlare del fatto che dobbiamo sempre ed in ogni circostanza, anche la meno opportuna, andare alla ricerca di duelli, di confronti, di chi è il migliore. Come successo con Pelè nell'eterno e noioso confronto con Maradona. Che si è cercato di replicare oggi, tra Messi e Ronaldo, e poi ancora, su questa strada. Perchè siam fatti così. Male!
E che dire di Allegri? Lo abbiamo massacrato, sul piano calcistico, e alla fine, magari sarà la Juventus a vincere lo scudetto. E a quel punto che si dirà? Le solite cose in un contesto dove si ripetono maledettamente sempre le stesse cose.
Non riusciamo più ad essere originali, questo è poco ma sicuro, andiamo avanti, aspettando la prossima replica che altro non sarà che l'affermazione di una società che si autocontempla del proprio passo del gambero...