Così, all'improvviso, come una tempesta a ciel sereno, arriva la notizia che non ti aspettavi.
Andrea Purgatori se ne è andato. Non c'è più. Pensi, ma come è possibile? La vita è così. Non è il primo caso, non sarà l'ultimo caso di una scomparsa che colpirà, che non lascerà indifferenti.
Ecco, Andrea Purgatori non lasciava indifferenti.
Con il suo stile, la sua calma, la sua lentezza, tra vintage e modernità, era diventato per milioni di italiani un punto di riferimento fondamentale. Andava contro, quando doveva andare contro, a modo suo, con eleganza e stile, i messaggi arrivavano.
Se ne è andato così, lasciando un vuoto enorme nella sua famiglia prima di tutto, quella privata e poi quella pubblica, quella di chi lo seguiva nei social, in TV.
Era anche un grande appassionato di calcio. E quel suo ultimo tweet non a caso è stato dedicato al suo grande amore, la Roma.
E la Roma calcio lo ha notato, così scrivendo: "Non è un caso che il suo ultimo tweet – datato 31 maggio 2023 – sia stato dedicato proprio alla sua passione giallorossa. Nel giorno della finale di Budapest, aveva pubblicato la foto del lupetto di Gratton con la Dybala Mask, scrivendo: “Sssssccccc”. Silenzio, in attesa dell’inizio della partita. E la previsione non era nemmeno sbagliata, visto il gol del 21 per la squadra di Mourinho".

Fatti così ti mettono per qualche minuto, che nel tempo di oggi sono una enormità, innanzi alla complessità della vita, di come ci si abitui alla presenza, di come si rischiano di dare per scontate una infinità di cose, senza magari apprezzarne il contenuto, l'essenza nel tempo della presenza, e poi, il vuoto.
Si va, si parte, verso l'ignoto.
Se ne è andato lasciando una ferita aperta, e con un giallo, quello sulla sua morte, ma su questo sarà la famiglia come è doveroso che sia in questo momento difficile a dire le cose che andranno dette, a pretendere luce su quel buio ora sovrastante e non verrà lasciata sola.

Antifascista, uno dei più grandi giornalisti d'inchiesta del nostro tempo, dalla strage di Bologna, a Ustica, dal caso Orlandi, allo stragismo, mancherà a tutti noi e all'Italia che cerca ancora oggi verità e giustizia e non si arrende alla convenienza.
Non resta che dire grazie, grazie per tutto ciò che hai lasciato al nostro Paese.