Mi stupisco sempre della modalità disfattista o delle vagamente spernacchianti sequele di considerazioni social e giornalistiche che rendono allo sprovveduto lettore, un Milan già alla mercé del prossimo imminente tracollo. Ma a quanto pare è colpa mia. Non dovrei stupirmi e nemmeno alzare la mano dicendo: "guardate che esagerate", perché mi tacciano di vittimismo. Io mi limito a registrare avvenimenti e numeri, in ottica puramente pro-AcMilan, mi scusino quindi lorsignori. 6 partite giocate 4 vittorie, 1 pareggio beffa in Champions, una brutta sconfitta nello scontro diretto, figlia di assenze risultate strategiche in difesa, visto il talebanesimo del nostro allenatore. Mi sembra che comunque non è che anche l'invincibile armata capolista, quando ritoccata nel suo 11 titolare, mostri una così tanta indissolubile compattezza e intercambiabilità. In ogni caso, parliamo dei nostri, che ci interessa di più.
Caso Leao che si deve riscattare: ma da chi e per cosa? Per un tacco tentato per anticipare un tempo di gioco? Signori, 3 gol in 6 partite, una fascia da (vice vice) capitano ieri portata con piena coscienza e vigoria e sorriso. Solito gol da fuoriclasse in pectore. Tutti e 3 a dirla tutta. Leao è l'elemento che fa la differenza, ma significa che siamo Leao dipendenti? Anche Giroud che fa assist e gol... allora siamo dipendenti da Giroud? E Theo che corre e si infila sulla sinistra e Tomori nei ripiegamenti veloci e poi questo e anche quello... allora sì, siamo dipendenti dai lui, dall'altro... da tutti nei propri ruoli sono per noi indispensabili.
Leao è la stella del Milan e certo che dipendiamo da lui. Lo sappiamo noi, lo sanno gli avversari e i nuovi innesti sono arrivati proprio per consentire alla squadra di avere l'alternativa che metta in apprensione le difese avversarie perché prima si dovevano curare di annullare il portoghese e nient'altro, ora qualche problema in più se lo fanno. Ieri Pulisic nella sua giornata più opaca, è arrivato al tiro da destra, Musah anche mostrando ottima predisposizione anche sulla destra a tutta fascia. Sportiello che si disimpegna molto bene e sfodera due grandi parate nelle uniche due vere azioni avversarie dell'ultima settimana, sottolineare due: una per partita. Reijnders e Loftus-Cheek continuano il loro inserimento tattico, ma siamo convinti tutti che sono due giocatori di altissimo livello? Lo siamo o no caro miei cotifosi? Beh, io sì! Come sono convinto che Okafor sia tra i prospetti più pronti a far esplodere il suo potenziale di tecnica e forza fisica. Sul Chukweze visto fin'ora ho un po' più di perplessità, ma sospendo il giudizio. In realtà ho visto un grande unico tema da dibattere e la dimostrazione lo è ancora una volta data dalla prestazione "non collettiva" contro il Verona.

Le assenze dell'ultimo secondo hanno mischiato le carte tattiche di Pioli, che se dal punto difensivo ha ben congeniato movimenti tra Thiaw e Kjaer, contando ancora una volta su un Tomori davvero sopramedia, per quanto riguarda la proposta di costruzione manovrata e coordinata mi ha lasciato molti molti dubbi. Che sia stato 343 352 o 433 mascherato, il problema non è venuto dai 3 dietro. L'asse più o meno verticale Krunic-Reijnders-Pulisic non ha funzionato proprio. Gli scarichi sui due pur volitivi laterali, Musah potente e veloce e un ritrovato Florenzi, non sono risultati sufficienti. L'empasse dei venti minuti dell' inizio ripresa, nonostante la poca consistenza dell' Hellas, lascia perplessi al di là del calo fisico. Tutto rientrato nell'ordinario all'ingresso di un mastodontico Loftus-Cheek. Jovic e Okafor hanno portato a casa una mezz'ora scarsa di buon piglio, Pobega rivedibile invece, e il debutto del giovane Bartesaghi a chiusura.
In soldoni possiamo archiviare la partita come una onesta ma non esaltante prova da tre punti.  Troppe le variazioni sul main theme Pioliano di inizio campionato. Troppe novità e soluzioni avveniristiche dal contributo scialbo. Direi che è stata una parentesi, possibilmente da non ripetere. C'è tempo e modo di rettificare perché le altre cosiddette grandi della serie A, permettetemi, hanno ben più cose da registrare. Non voglio nemmeno escludere l'Inter dal novero, che con Real sociedad ed Empoli non è che abbia mostrato questo livello irraggiungibile. Un'ultima nota  permettetemela sulle maglie: belle e significative nel messaggio positivo di inclusione, ma più adatte ad un party in spiaggia tra giovani rapper e belle tik-tokers che per una squadra che va in campo concentrata per un match di calcio. Io la comprerei, Ve lo dico, il marketing ci potrebbe anche aver azzeccato. Ma ci passeggerei al mare, guardando verso Taormina dal litorale di Letojanni, abbracciato alla mia fidanzata.

Non è una maglia di calcio... spero che sia stata una parentesi graffa, unica ed irripetibile come nota di colore, all'interno di una, spero anche qui unica e irripetibile, partita scialba nei contenuti tecnici e quindi un po' noiosa come quella col Verona. Diamo alibi, diamo fiducia ai mai più Rosazzurri... Forza ROSSONERI.