Allenatori che hanno litigato, discusso animatamente con qualche giornalista o opinionista ne è piena la storia. Ce ne sono stati per tutti i gusti, quindi su quanto successo ieri tra Allegri e Adani a fine partita non ne farei un caso, e tanto meno trovo fuori luogo le prediche moraliste sull'educazione e il rispetto, perché non si possono tirare in ballo a piacimento come fossero dei jolly da giocare. Non è certamente il mondo del calcio che deve insegnare qualcosa in merito.
Ci sono allenatori che che hanno risposto a tifosi e giornalisti e sono stati accusati o giustificati in base alla convenienza di chi in quel momento stava commentando l'accaduto. Sono esseri umani, che ricoprono un ruolo pubblico, che dovrebbero stare attenti ai comportamenti, e spesso, anzi quasi sempre ci riescono, ma a volte sbagliano e sbottano, capita.

Allegri solitamente non è un polemico con i giornalisti, sempre educato, disponibile, e quindi cosa realmente può averlo fatto sbottare in quel modo nei confronti dell'opinionista Adani?
Adani sicuramente non è tra i più simpatici, spesso si è ritrovato a discutere, ultimo il presidente del Cagliari Giulini, dopo Cagliari Juve. Diciamo che non è uno che si limita alle domande di rito e cerca sempre di andare un pochino dove sa che il dente duole. Dopo Ajax Juve, sicuramente Allegri ha dovuto parare diversi attacchi arrivati da ogni parte, soprattutto dai propri tifosi, sicuramente il tasto dolente che più lo fa arrabbiare riguarda la qualità del suo gioco. Spesso lo abbiamo visto e sentito piuttosto a disagio su questo fronte. In passato ha avuto anche degli screzi con Sacchi a riguardo. Lui sa che i soli risultati non bastano più a garantirgli una sorta di tranquillità, perché ormai non bastano più ai tifosi. Mentre in società, con in testa il presidente Agnelli, tutti sono contenti a tal punto di continuare a rinnovargli il contratto e a difenderlo, tifosi e giornalisti lo pungolano spesso su questo punto. Tra la sua idea e ciò che si è visto scagliato addosso da tifosi e addetti ai lavori, Allegri ultimamente è stato spesso interrogato in merito e c'è da credere che sia arrivato da Adani già bello pieno e caricato a molla e quindi è bastato poco per farlo scattare.

Sicuramente ha sbagliato i modi, non ci sono dubbi, ma conoscendo il suo carattere e la sua educazione in generale, non credo sia da crocifiggere, se chiunque può dirgli cosa pensa, anche lui può avere le sue idee e le sue simpatie, ha sbagliato punto, non ne farei un dramma. Piuttosto c'è da ragionare se per caso c'è qualcosa altro dietro.
Dalla partita con l'Ajax ormai è passato del tempo, lo scudetto è stato vinto, e ieri sera a San Siro c'è stato un discreto pareggio con l'inter, quindi grossi motivi non ne vedo.
C'è da considerare che in questi giorni ci sarà l'incontro definitivo tra lui e il presidente Agnelli, e forse teme che i continui malumori che continuamente emergono sul suo operato, e le continue richieste di cambiamento da parte dei tifosi, alimentate poi anche da qualche giornalista o opinionista, lo abbiano innervosito parecchio, e sia aumentata la paura che il presidente possa tenere in considerazione queste lamentele. Lui continua a ripetere che rimarrà, ma da solo non si può rinnovare il contratto e fino a prova contraria ci deve essere l'accordo con Agnelli, e forse Allegri stesso inizia ad avere qualche perplessità.