Chi non farebbe la stessa cosa al posto loro? E qui c'è tutta l'assoluzione nei confronti di un sistema che andrebbe letteralmente demolito.
Ma noi siamo quelli che con una confessione assolviamo i peggiori peccatori. Pensiamo ad  un giocatore come Skriniar che poteva diventare, avendone tutti i titoli, un simbolo alla Zanetti, ma si preferiscono altre mete, più ambiziose, forse anche per il portafoglio. Come se guadagnassero poco.
Vuoi mettere? Più sei ricco, più vuoi accumulare. Chi non lo farebbe? Si dice. Già. E con questo chi non lo farebbe, continuano a fare tutti la stessa cosa. Pessima. Inseguire la scia del danaro più che quella della storia e del valore della maglia.
E la colpa è anche nostra che li abbiamo in un certo senso "giustificati", compresi, assolti, compresi, salvo forse l'estremismo degli ultras che per quanto possano avere ragione, spesso passano nella via del torto per alcuni modus operandi ben noti.
Pensiamo ad esempio alla questione stipendi della Juve. All'esterno era passata l'immagine di giocatori quasi eroici che rinunciavano a delle mensilità di stipendio, poveri, visto quanto guadagnano, per il bene della società. Poi, sappiamo quello che sarebbe successo. Le cose erano di tutt'altro tenore, una presa in giro colossale verso i tifosi, solo CR7 aveva detto no, ma non per ragioni etiche o morali, perchè lui non rinuncia neanche ad un centesimo: è una macchina perfetta di soldi.

Avrebbero potuto dire no. Ma ovviamente ci si deve mettere nei panni dei giocatori, poveri, sempre, come potevano dire no ad Agnelli? Mica tutti si chiamano Ronaldo che possono permettersi di andare contro. Certo. Oppure pensiamo a Zaniolo, sarebbe potuto diventare tanta roba per la Roma, e invece, bye bye. Oppure Lukaku, ha ceduto al sogno da fanciullo, nel mondo dove anche gli asini continuano a volare alla grande, di giocare nel Chelsea, ha distrutto la sua favola con l'Inter.
E possiamo continuare l'elenco. Per non parlare di Donnarumma, passato alla storia come Dollarumma! Ci sono stati casi chiaramente di tutt'altra specie e direzione, pensiamo ai giocatori rimasti fedeli alla Juventus anche in SerieB, come Buffon, a chi ha rinunciato a milionate per continuare a guadagnare milioncini pur di rimanere nella propria squadra del cuore, come l'unico re di Roma, Totti, a chi non si è fatto tentare pur avendone tutti i diritti alle tentazioni, come Maldini, a chi ha fatto parte della storia del club come Di Natale a Udine.
Di giocatori che hanno saputo dire no ve ne sono stati, se fosse stata la regola e non l'eccezione, forse oggi si racconterebbe effettivamente un calcio diverso, dove i calciatori pretendono di essere protagonisti tanto in campo quanto fuori, che si lamentano spesso di essere messi in secondo piano rispetto ai propri allenatori, ma alla fine altro non sono quasi sempre che attori nel set che ha come regia solo il danaro.
Basterebbero alcuni no per restituire un po' di dignità al calcio.