La prima di Sarri sulla panchina non ha portato fortuna alla Juve; anzi ne ha messo a nudo vizi, tanti, e virtù poche. Intanto il colore della maglia, quasi da squadra di periferia; per carità “la legge dello sponsor” è sacra, ma non si può rinnegare anche a livello cromatico la storia e le origini di un  Club. Quella vista a Firenze non è la Juve sia per la maglia che per quanto ha fatto vedere sul campo.
Del “Sarrismo” nemmeno l’ombra e del cosiddetto gioco altrettanto.
C’è stata una sorta di involuzione di quel qualcosa di buono che si era intravisto nel primo tempo di Parma e nei primi sessanta minuti contro il Napoli. E’ chiaro che l’infortunio di Douglas Costa ha tolto imprevedibilità all’attacco e quello a ruota di Pjanic ha fatto scemare le idee a centrocampo; ma è tutta la squadra che si è mossa male e ha dato un’immagine di se appena abbozzata.

A dire il vero la cosa è strana, perché contro il Napoli per almeno un’ora si era già vista un’idea di squadra ben precisa, che aveva prodotto tre reti e occasioni da goal in quantità industriale. E allora che cosa può essere successo? Sarri nel dopo gara ha parlato di orario infelice, di caldo, e di campo troppo secco. Ma il Tecnico bianconero non è nuovo a questo tipo di lamentele, anche quando era al Napoli era solito lamentarsi di tutto e di più , soprattutto quando era ancora sotto adrenalina da gara. Credo che i motivi siano  almeno due il primo di natura atletica e il secondo  di tipo tecnico-tattico. Nel primo caso bisogna coinvolgere tutta la squadra che si è espressa a scartamento ridotto ed è apparsa imballata; è mancata velocità nel gioco,  brillantezza nelle giocate  e si è avuta la sensazione di una formazione stanca sin dalle prime battute del match. Non è un caso che proprio i giocatori  che hanno giocato con le Nazionali in giro per il Mondo si siano espressi molto al di sotto del loro standard abituale a cominciare da CR7 che è apparso la controfigura di se stesso

La seconda causa è da ricercare a centrocampo dove le cose non funzionano, così’ come non funzionavano lo scorso anno. A parte l’infortunio di Pjanic che a contribuito a complicare le cose, il reparto nel suo insieme è male assortito. Dei tre componenti non c’è un giocatore in grado di dare la palla al volo ne di verticalizzare  l’azione. Pjanic in genere porta troppo il pallone e finisce per rallentare l’azione;  Matuidi è un magnifico onesto cursore, ma non chiedetegli ne di crossare e tantomeno di tirare in porta perché rimarreste tremendamente delusi. Poi c’è Khedira, un ottimo incontrista, che forse  anziché da mezzala andrebbe provato da regista davanti alla difesa. A meno che in quel ruolo non si voglia rischiare il più giovane Bentancur, che si è disimpegnato discretamente contro la Fiorentina e sul quale Sarri ha speso parole importanti sia prima che dopo la gara.
Ma all’appello mancano due mezzali; servono due giocatori in grado di proporre gioco e che all’occorrenza sappiano anche tamponare le iniziative degli avversari. Due centrocampisti vecchio stampo tanto per intenderci. Credo che Ramsey serva come il pane, e poi uno tra Rabiot  o Pjanic o addirittura Bernardeschi; e  con il francese favorito. Certo qualcuno potrebbe eccepire sul fatto che al PSG nell’ultimo anno ha giocato poco e che manca di continuità. Ma per quanto ha fatto intravedere in precampionato è il caso di rischiarlo perché oltre a Ramsey è l’unico dei centrocampisti in organico che possiede il tiro da fuori area ed  è in grado  di segnare qualche goal.

Da questo punto di vista Sarri dovrà trovare in fretta la quadra, perché dal centrocampo, che è il cuore della squadra, dipende sia il buon funzionamento della difesa che del reparto offensivo.
Sarri nella conferenza prima della partita ha detto che la squadra deve trovare una identità precisa e solo dopo averla trovata si potrà pensare a fare cambi e rotazione di uomini. Tutto vero.
Ma per il centrocampo dovrà fare un’eccezione e ci dovrà mettere le mani subito. Perché mercoledì prossimo c’è già l’impegno di Madrid con l’Atletico che è una gara assolutamente da non sbagliare.
Per cui credo che Rabiot venga inserito sin dal primo minuto e che a Ramsey sia riservato almeno uno spezzone di gara.