Nel monday night di Premier League il Totthenam ha spazzato con un perentorio 3 a 0, gol di Kane e doppietta di uno scatenato Lucas Moura, il Manchester United di Jose Mourinho. È la peggiore sconfitta in casa mai subita da una squadra del portoghese, tanto che già si rincorrono con insistenza le voci di un suo esonero. Se la panchina di Mou traballa, non se la passa meglio il sudcoreano Heung-Min Son, nonostante la vittoria in campo dei suoi compagni. Infatti, in questi giorni sta giocando un’altra partita ben più importante.

Impegnato in Indonesia agli Asian Games con la nazionale di calcio under 23 del suo paese, sta tentando il possibile per evitare di dover esultare col saluto militare ad ogni suo gol.  Tanti suoi colleghi calciatori già lo fanno. Franck Kessie, giocatore ivoriano del Milan, ieri sera ha esultato così dopo il gol che ha sbloccato la partita, come sempre per onorare la memoria del padre militare scomparso. Non ci sembra niente di così drammatico… o forse sì?

Le leggi sudcoreane impongono a tutti i cittadini maschi di fare un periodo di duro addestramento militare di 21 mesi. La chiamata alle armi deve avvenire entro il ventottesimo anno di età. Nessuna eccezione. Che si tratti di una celebrità, di un personaggio politico o un famoso sportivo. Son ha 26 anni e quindi la chiamata è vicina, dovrà continuare a giocare a calcio nella squadra dell’esercito. Il suo salario mensile sarà notevolmente ridimensionato. Dagli attuali 360 mila euro mensili passerà a soli 100 euro al mese. Non ci sono scappatoie per chi risiede all’estero o chi obiettore di coscienza, un concetto inattuabile per la cultura coreana.

L’unica possibilità che gli resta per evitare il servizio militare è quella di eccellere con la maglia della nazionale per portare prestigio al suo Paese. L’esenzione per meriti sportivi infatti è stata concessa prima ai giocatori che nel Mondiale del 2002, a spese della nostra nazionale, arrivò fino alle semifinali e poi ai componenti della selezione sud coreana che nel 2014 ha trionfato ai Giochi Asiatici. In quell’anno avrebbe potuto partecipare anche Son, ma destino ha voluto che il Bayer Leverkusen, sua squadra dell’epoca, non gli concedesse il permesso di rispondere alla convocazione. Infatti gli Asian Games non sono una manifestazione riconosciuta dalla Fifa, quindi in questo caso i club non sono obbligati a prestare i propri tesserati alle nazionali di appartenenza.

Per non correre il rischio di perderlo per due anni, il Tottenham gli ha concesso questa possibilità, ossia di aggregarsi come fuori quota alla nazionale di calcio under 23 sudcoreana. L’andamento della squadra fino a questo momento è stato brillante. Nel girone ha fatto 6 punti: dopo il 6-0 al Bahrein e la sconfitta per 2-1 contro la Malesia è arrivata la decisiva vittoria sul  Kirghizistan per 1-0, proprio con un gol dell’attaccante del Tottenham. Ha chiuso al secondo posto, a pari punti dei malesi che però hanno vinto lo scontro diretto. Agli ottavi la squadra di Son si è sbarazzata dell’Iran per 2-0 con un gol di Lee del Verona. La partita più dura invece è stata ai quarti contro l’Uzbekistan. I tempi regolamentari, di una partita tiratissima, si sono chiusi sul 3 pari. I lupi bianchi si sono arresi ai supplementari dove arriva il gol del definitivo 4-3 per i sudcoreani. In semifinale è stato piegato il Vietnam con un agevole 3-1.

La finale contro il Giappone si gioca oggi, ore 13.30 italiane, gli ultimi 90 minuti a disposizione per rendere orgoglioso il proprio paese. La Corea del Sud parte con i favori del pronostico, ma nel caso andasse male resta sempre un’ultima, ma più rischiosa, possibilità, la Coppa d’Asia a gennaio. Sicuramente meglio chiudere oggi il match più importante della sua vita.