Molte volte sentiamo parlare di partite, di squadre e dei rispettivi giocatori che propongono un gioco definito Calcio Champagne.
Ma cos'è? Da dove viene questa definizione spesso utilizzata anche dai commentatori durante le partite?

Tutto ebbe inizio nel 1990, un anno molto denso sotto molti  punti di vista: una Germania finalmente riunificata dopo le vicende legate al periodo storico identificato e conosciuto con il termine di Guerra Fredda; una nuovo conflitto bellico che inizia nel Golfo Persico; Nelson Mandela che esce di prigione dopo quasi 30 anni e in Sudafrica si abolisce l'apartheid

Dal punto di vista calcistico il 1990 è un anno molto positivo per il nostro paese: Milan, Juventus e Sampdoria furono le vincitrici delle quattro coppe europee; vengono disputati i campionati mondiali di calcio, quell'Italia '90 in cui purtroppo non riuscimmo a vincere; il leggendario Diego Armando Maradona conquista lo scudetto con il Napoli.
Questo è anche l'anno in cui, entra a far parte del vocabolario linguistico dello sport più amato al mondo, un metodo di gioco innovativo il cui nome è Calcio Champagne. Un gioco bello, spettacolare nelle idee, eclatante. Il suo pioniere fu un allenatore bresciano che nelle tre stagioni a Bologna si affermò come uno dei più innovativi di tutto il panorama nazionale. Parliamo di Luigi Maifredi, che nel 1990 divenne allenatore della Juventus. Quest'ultima puntò molto su Maifredi, ma egli non riuscì a mantenere le aspettative che la società aveva su di lui.   

In questi giorni si stanno disputando gli ottavi di finale dei campionati Mondiali di calcio in Qatar e le partite del Brasile e della Francia hanno fatto riaffiorare ai più grandi appassionati questa filosofia di gioco.
La formazione Transalpina ha dimostrato di giocare a memoria, offre un calcio spettacolare, forse uno dei più belli. Inevitabilmente la Polonia di Lewandowski si è dovuta inchinare dinanzi ai campioni del mondo in carica, che con il contributo del fenomenale Mbappè sono riusciti a staccare il Pass per il quarto di finale. Una Francia molto forte, piena di talento, sicuramente una delle candidate alla vittoria finale che gli consentirebbe di riconfermare il titolo di campioni.

L'altro ottavo di finale che ha offerto un grande spettacolo è stato quello di Brasile vs Corea del Sud.  
Alla Seleção basta il primo tempo per chiudere il discorso e volare ai quarti di finale mettendo a segno quattro gol. 
Una partita incredibile, di grande dominio da parte della formazione verdeoro guidata dall'allenatore o anche detto il Professore Tite. Un Brasile che sembra tornato ai tempi più gloriosi, che fa ricordare a tutti il motivo delle cinque stelle stampate sullo stemma.

Senza ombra di dubbio avrebbe fatto piacere vedere anche gli azzurri disputare questa grande competizione, ma dobbiamo essere obiettivi e sportivi: lo spettacolo offerto da queste nazionali è tanto, ed è per questo che possiamo parlare di Calcio Champagne!