Marotta è uno dei dirigenti più importanti nel mondo del calcio italiano e internazionale. Il suo arrivo all'Inter ha suscitato clamore e parecchia curiosità visto che per anni è stato l'uomo dei successi proprio della rivale storica dell'Inter, la Juventus. Il suo arrivo formale è avvenuto il 13 dicembre 2018 assumendo l'incarico di amministratore delegato dell'Inter per l'area sportiva. L'Inter comunicò che  avrebbe adottato un modello societario con doppio amministratore delegato, in cui Giuseppe Marotta lavorerà a fianco di Alessandro Antonello, che assumerà la carica di Amministratore Delegato Corporate, responsabile di tutte le attività aziendali. Entrambi gli Amministratori Delegati riporteranno al Presidente dell'Inter, Steven Zhang. 

E proprio in quei giorni si riaccenderà in modo deciso la questione del rinnovo contrattuale di Icardi, non ancora in scadenza, tra l'altro. Agenzie, news, veline, che parlano di accordi, vicini, ora lontani. Il tutto contro lo stile di Marotta. Ausilio, intanto, cercava di far sentire, a modo suo, la voce, prima di sparire lentamente dalla scena. Lo stile Marotta emerge subito con il caso  Radja Nainggolan  una multa di 100 mila euro per ritardo agli allenamenti. Una sanzione verrà comminata anche ad Icardi, a gennaio, per lo stesso motivo. Si inizia a colpire colui che per molti forse era intoccabile, ma così non è. Con Marotta nessuno è intoccabile, nessuno è indispensabile, a parte l'Inter, la società per cui lavora.  

E arrivano veleni sulla questione Icardi. Si inizia a dire che l'Inter voleva addirittura venderlo alla Juve e che alla Juve gli avrebbero promesso di farlo giocare in coppia con Rolando. Un messaggio diretto a Marotta. 

E le battutine continuano. Con protagonista la moglie, la procuratrice, l'opinionista, Wanda, che ne uscirà male in tutta questa vicenda trascinando a fondo con sè anche Icardi che l'ha sempre difesa ed è sempre stata dalla sua parte, cosa comprensibile. Fino a quel momento non si parlava di caso Icardi, qui su Calciomercato, siamo stati tra i primi ad iniziare a parlare dell'esistenza del caso Icardi, che si rivelerà come tale, quando arriverà l'ennesima battutina, che farà saltare in aria la fascia di capitano di Icardi. «Icardi i suoi gol li ha sempre fatti. Lautaro Martinez ha fatto gol anche per un grande movimento di Mauro, che è stato servito poco in questo periodo. Magari Spalletti poteva mettere prima Martinez»  

Il 13 febbraio: Arriva il comunicato dell’Inter: «Il Club comunica che il nuovo capitano della squadra è Samir Handanovic» 

Icardi, non segnava in campionato dal 15 dicembre contro l'Udinese, ha giocato 7 partite senza segnare un gol, e dal 14 febbraio sarà assente, a partire dalla mancata convocazione con il Rapid. Nascerà in quel momento la scusante del ginocchio. Verrà sottoposto anche a visita da parte dell'Inter che ha sostenuto che i problemi erano sempre gli stessi di inizio stagione. Icardi,formalmente, è assente per quel motivo, ma in realtà, pare proprio di no. Tanto che il vaso traboccherà quando dovrà addirittura intervenire l'avvocato, per mediare. E Spalletti, nel post partita, doloroso, dopo la Lazio, esploderà, segnando quella pareva essere una chiara e definitiva rottura con Icardi. Per come si è comportato doveva stare fuori, dirà.

Tutto è iniziato con l'arrivo di Marotta, e tutto finirà con Marotta, l'unica cosa certa è che a fine stagione più di qualcuno lascerà la casa Inter, e forse i due avversari, Spalletti e Icardi, avendo capito che aria tira, si uniranno, evitando di farsi la guerra, per cercare di salvarsi, quando, non dovrebbe stupire, se a fine stagione entrambi verranno scaricati, e sinceramente, di Icardi possiamo farne benissimo a meno, mettere da parte Martinez, per lasciare giocare Icardi da titolare, è un gravissimo errore che commetterà l'Inter, e se dovesse arrivare un mister come Conte, cosa su cui personalmente insisto da mesi, sarebbe la giusta chiave per l'Inter.

Perchè l'Inter dovrà ripartire dal modello Juventus, con uomini che hanno fatto la storia del successo Juve, per raggiungere la Juve e porre le basi per un giorno superarla