É andata come doveva andare, tutto imbandito e preparato fin dall'inizio ad un unico scopo, ottenere quei 6 milioni di euro all'anno che non sono i 7 offerti dal Real Madrid, ma nemmeno i 5 a cui si era fermato il Milan poche settimane fa, tutti contenti o quasi.

​Fassone ha ottenuto la doppia clausola che funge da paracadute qualora l'anno prossimo Mino Raiola decida di fare un bel regalo al Real Madrid, lo stesso Raiola percepirà il 10% dello stipendio di Donnarumma come previsto dai contratti calciatore-procuratore e, considerando il ritorno di Antonio, i due fratelli di Castellammare di Stabia porteranno in dote 700.000€ annuali al caro Mino e la consapevolezza che il prossimo contratto di Gianluigi gli farà ricevere una bella commissione, quel magico compenso per cui il 'Re del Mercato' dà tutto se stesso da quasi vent'anni.
É contento Gigio che potrà nuovamente posizionarsi tra i pali senza temere che gli volino addosso dollari finti. Un vero e proprio braccio di ferro concluso ad hoc fino all'ultimo dettaglio, non me ne vogliano i giornalisti autorevoli così come tutti gli organi di stampa italiana, ma la favola di Gigio (o meglio Raiola) che rifiuta 13 milioni di euro annuali, auto di lusso e ville dal Psg... mi sembra una bella storia per cercare di rivalutare l'immagine del ragazzo in procinto di riaffrontare l'ambiente rossonero dopo il (come lo chiama lui) putiferio scatenato nel mese di giugno, non ho prove per confermarlo né per non crederlo, dunque nel dubbio... bravo Gigio che hai rifiutato il Psg, bel gesto. Niente di più.

Che ambiente ritroverà Donnarumma?
Difficile da dirsi, la storia insegna che il popolo è volubile e l'impressione è che alla prima parata decisiva del classe '99, la piazza ricomincerà ad osannarlo come se niente fosse, ma è molto improbabile che eventuali parole di lealtà verranno prese seriamente questa volta e, inoltre, ci sarà da vedere la reazione del tifo organizzato rossonero rappresentato dalla Curva Sud, che ha assunto una linea molto dura nei confronti di Mino Raiola e aveva chiesto a gran voce una rottura con il procuratore.
L'operazione sembra presagire un cammino già ben definito per il giocatore, forse il cammino più sensato data la priorità data dal suo entourage alle caratteristiche economiche del suo lavoro al Milan, ossia una permanenza simbolica allo scopo di garantire ai rossoneri un importante introito quando il portiere deciderà di lasciare Milano senza bisogno di passare da Casa Milan grazie alla clausola rescissoria. 

Fassone e Raiola hanno seguito la regola del "se non puoi vincere, assicurati di non essere l'unico a perdere", un compromesso che accontenta e scontenta tutti nello stesso momento, se l'obiettivo era quello di fare di Donnarumma una bandiera del futuro, non so quanti vedano in prospettiva il portiere campano difendere i pali di San Siro per molti anni ancora come se non fosse cambiato nulla dall'ultima rottura, difatti non ci sono grandi differenze se non che Gigio guadagnerà di più e il Milan non deve temere di perderlo a parametro zero, il più freddo dei rinnovi di contratti, "tutto soldi e poco arrosto".

Non é complicato presagire cosa accadrà nei prossimi giorni, tante parole d'amore e di rispetto si seguiranno in una girandola di finto amore ritrovato che altro non deve fare che placare quella furia milanista che si era avventata contro Donnarumma dopo il primo atto della pièce teatrale messa in scena da Mino Raiola, non mi sorprenderei se lo stesso procuratore italo-olandese esprimesse improvvise parole di stima verso la dirigenza rossonera, una dirigenza che a suo dire diventerebbe di carattere con un progetto serio e di grande spessore a cui non si poteva dire di no.
Questa telenovela sembra finalmente giunta al termine e con il lieto fine come nelle favole più emozionanti della letteratura. Tutto sommato siamo tutti un po contenti di riaverti Gigio, ma facciamo che questa volta rimaniamo buoni amici e nient'altro...