Il leitmotiv dell'estate rossonera è stato che il Milan poteva comprare quanto voleva e che non aveva bisogno di vendere.

La campagna cessioni era una specie di passatempo della dirigenza milanista per ammazzare il tempo fra un colpaccio di mercato e l'altro. Gli extra-budget piovevano come chicchi di grandine e di certo sarebbero arrivati Sanches e Aubameyang, se non Belotti.

La verità era quella che dettava il buon senso ovvero che il Milan si è esposto molto nella prima parte del mercato e alla fine ha fatto fatica anche a comprare Kalinic. 

Sanches è approdato allo Swansea e non al PSG, un chiaro sintomo delle possibilità milaniste nel finale del mercato. Pellegri? Hanno imbastito la trattativa, come hanno fatto altre squadre, che certo rilanceranno nei prossimi mesi. Fassone e Mirabelli contavano sui soldi di Niang, ma questi non sono arrivati. Arriveranno l'anno prossimo (15 milioni di saldo più bonus che tuttavia, in quanto bonus, restano un'eventualità). 

Nulla di male, almeno per me, che tifo per una squadra di calcio e non per gli X-MEN: Fassone non è il professor Xavier come Mirabelli non è Wolverine. YongHong Li non è Bruce Wayne pronto a trasformarsi in Batman.

Come tifoso non faccio una colpa a nessuno di non avere possibilità illimitate. Nessuno le ha. Però la storia degli extra-budget o di Aubameyang o di Belotti, come del comandante Kirk che arriva col signor Spock e tutto l'equipaggio, insomma tutte queste belle storie di fantascienza... no no no, non le ho tirate fuori io.