Il tifoso non ama la realtà.

Prendiamo l'ultima partita del Milan, quella di Atene con l'AEK: una compagine non terribile, certo, ma comunque l'avversario più pericoloso del girone, affrontato in uno stadio notoriamente caldo (l'aggressione ad alcuni tifosi rossoneri nel prepartita l'ha confermato).

I rossoneri hanno portato a casa un buon pareggio, che li mantiene in testa al girone con 4 punti di vantaggio sulla terza classificata. Niente di eclatante,  ma neppure nulla di disastroso, visto il momento difficile. Eppure non c'è stato un tifoso che non si sia indignato per il gioco rossonero nella capitale ellenica.

Il "gioco"? Come diceva il compianto giornalista Franco Rossi, il calcio non ha nulla a che vedere coi tuffi o la ginnastica artistica. Non si gioca per la prestazione, per ricevere il voto dalla giuria. Si gioca per fare risultato e quel risultato in fondo è venuto.

Visto il momento rossonero, storcere il naso sulla partita di Atene vuol dire non avere capito nulla del difficile momento del Milan, uno di quelli in cui si rischia di precipitare. E poiché gli antichi Romani dicevano che prima si si deve pensare a mangiare e poi a fare filosofia, non capisco perché si debba svilire il buon risultato. Per parlare di "gioco" poi.

Forse Montella non ci ha capito nulla, come magari ha capito tutto e tira fuori il meglio dalla squadra. La materia è opinabile.

E' evidente però che sostituirlo non sarebbe facile, in quanto occorrerebbe trovare un tecnico dotato di signori attributi virili, esperto e contemporaneamente disposto a prendersi una rogna grande quando l'Empire State Building. Il datore di lavoro sarebbe una società che si è esposta economicamente e ha bisogno dei risultati per non andare in debito di ossigeno.

Quanto a Gattuso, la sua storia professionale è costellata di stagioni finite in anticipo, cosa dovuta anche al suo carattere vulcanico (per il quale gli vogliamo tutti bene).

Ha senso per il Milan puntare su di lui (ragioni economiche a parte)? E ha senso per Rino bruciarsi prendendo in mano questa patata bollente? La sua Primavera, dopo un inizio difficile, si è ripresa e forse a Gattuso converrebbe portare a termine il discorso iniziato coi giovani.

Vediamo cosa succederà oggi col Sassuolo.