Nel calcio non si gioca per dare spettacolo, ma per vincere. I rossoneri lo hanno fatto e, dal momento che continuano a fare risultato pieno, si avvalgono della legge del pugile imbattuto: non è possibile stabilirne i limiti.
E' probabile che ci siano squadre più forti, ma per il momento i rossoneri godono del beneficio del dubbio.

Mi ha incuriosito piuttosto l'intervista a Fassone, nella quale l'AD milanista ha detto alcune cose alquanto "singolari". Fassone ha detto che si sta lavorando per rimborsare il fondo Elliott. Be' è un'ovvietà. Vorrei vedere che si lavorasse per non onorare i propri impegni!

Il dirigente rossonero ha anche detto che per ora si va avanti con il signor Li. E qui faccio una domanda: chi è il datore di lavoro e chi il dipendente? Li è il datore di lavoro e dovrebbe essere Li ha dire che, per ora, "va avanti con Fassone", di certo non il contrario. E dubito che per il signor Li non succederebbe niente se il Milan passasse a Elliott per 300 milioni, visto che andrebbero in fumo gli altri soldi versati per il Milan oltre a quelli ricevuti in prestito proprio dal fondo Elliott. 
Può darsi che le parole di Fassone siano state riportate male, perché altrimenti non saprei come dare loro un senso logico.

La dichiarazione, tuttavia, che mi ha lasciato più perplesso è quella secondo cui, se fra un anno il Milan non andasse in Champion's, si venderebbe un top-player.
L'esperienza di questa stagione non ha insegnato nulla a Fassone? Il Milan contava di ricavare molti soldi dalle cessioni, come se i giocatori fossero assegni circolari da mettere all'incasso con una bella cifra scritta sulla maglietta. Tuttavia il gruppo messo sul mercato non ha avuto o non sta avendo un gran mercato.

Uno dei ragazzi con estimatori poi, mi riferisco a Niang, si sta rifiutando di svolgere il ruolo di "checque" umano e sta puntando i piedi. Voleva restare. Al Milan stava bene. Però è da gennaio che la società rossonera sta cercando di mandarlo via. Ora è comprensibile che desideri andare in un club di suo gradimento, no? Perché dovrebbe preoccuparsi dei soldi che incasserà chi lo sta cacciando a pedate nel sedere?

Alla luce di quanto sopra, Fassone è sicuro che l'anno prossimo riuscirà a ricavare quello che gli serve dalle cessioni? Ho l'impressione che su questo punto le nostre valutazioni differiscano.
Boh... capita.