Pare che il Milan abbia imposto un aut-aut a Raiola: o Gigio firma o resta un anno fermo. Se fosse vero, sarebbe un gravissimo autogol. Nel 2009 Lotito, presidente della Lazio, mise Pandev fuori squadra per problemi contrattuali. Il macedone chiese e ottenne la rescissione anticipata del contratto, più condanna della Lazio al pagamento di danni e spese del giudizio. Ora, è evidente che i dirigenti del Milan non possono aver fatto un errore simile, per cui delle due l'una: - la notizia non è vera; - siamo all'anticamera della "dolorosa e inevitabile" cessione di un "traditore" (anche se la voce esclude proprio la cessione). Sì, perché immaginate cosa succederebbe all'immagine di Donnarumma, se firmasse dietro ricatto. Per i tifosi sarebbe un mercenario ingrato rimasto a forza. Al primo errore, si scatenerebbe la contestazione. Nel 1987 ero a San Siro per Inter - Espanol 1-1 di Coppa Uefa, con eliminazione nerazzurra in seguito a una colossale dormita di Zenga nel finale. All'epoca si diceva che il portiere nerazzurro spingesse per andare al Napoli di Maradona e gli ultrà interisti si ritrovarono all'ingresso dei VIP per cantare: "Zenga, la senti questa voce? Vaffan...". No, se la storia fosse vera, si tratterebbe di una castroneria madornale. Se qualcuno si chiedesse come mai da milanista fossi andato a vedere l'Inter, rispondo che ero andato a San Siro per l'Espanol, anzi per N'kono, il portiere camerunense di cui ero un fan accanito. E quella sera N'kono, punto da cori razzisti, fece grandissime cose.