Se l’Europa ha tirato un primo momento di sospiro di sollievo con la questione del referendum fallito della Scozia, ora con la nota vicenda della Catalogna tutto potrebbe essere messo in discussione. Non si vuole qui entrare nel merito se sia giusto o non giusto il processo d’indipendenza che oggi si vorrebbe maturare, pur essendo in Europa e pur essendo in un mondo che va oltre le storiche “nazioni”. Impressiona e continua ad impressionare la posizione assunta dal Barcellona calcio. Squadra storicamente legata alle istanze catalane, ma che dovrà a questo punto prendere una posizione netta. Se si disconosce la nazione Spagnola per quale motivo continuare a giocare nella Liga? Quale coerenza?
Sempre che in questo mondo esista un briciolo di coerenza. Ci siamo già in precedenza occupati di cosa potrebbe accadere nel campionato spagnolo in caso di indipendenza riuscita da parte della Catalogna (questo il link:   http://vivoperlei.calciomercato.com/articolo/indipendenza-catalogna-quali-le-ripercussioni-nel-calcio).

Di certo non vi è assolutamente nulla, soprattutto nel calcio di oggi dove i principi vengono dopo il dio danaro, i mercanti e gli speculatori. Ma cosa potrebbe accadere in Italia nel caso di un fantomatico risveglio di processi dormienti indipendentisti? La serie A praticamente sparirebbe. Guardando alle squadre di oggi queste non potrebbero più farne parte: Milan, Inter, Bologna, Spal, Sassuolo,Verona, Chievo, Sampdoria, Genoa, Udinese, Fiorentina, Cagliari, Juventus, Torino. Già, perchè guardando al secessionismo storico padano, che al suo interno è il caso di ricordare contiene altri istanze indipendentiste, come quelle di Trieste, ad esempio, o quella storica sarda, ne verrebbe fuori un quadro catastrofico per la Serie A.
Se poi a queste si dovessero aggiungere quelle che esistono anche nel Sud Italia, praticamente forse la Serie A si ridurrebbe al derby tra la Roma e la Lazio.