Rullo di tamburi. Ecco la notiziona. Non ci saranno più ululati. Qualcuno si stropiccerà gli occhi. E dirà, forse, ma come, dalla Curva Nord della Lazio, quelli del motto "me ne frego"? A quanto pare questo "me ne frego" alla fine si è rivelato essere una farsa. I duri e puri fanno retromarcia. E per quale motivo non ci saranno più i vergognosi, miserabili, ululati? Che si vantano anche di aver introdotto loro per primi all'interno degli stadi italiani?  Che meraviglioso primato. Ma cosa stupirsi da una curva dove si possono leggere striscioni con scritto "diffidati vanto nostro"?

Semplice. Banale opportunismo. Per evitare sanzioni nei confronti della Lazio. E perché tutto questo tempo? Cosa è realmente successo? Non è dato sapere. Quali i retroscena di questo nuovo ordine? Tutto questo per evitare di essere eliminati dalla coppetta Europa League? Quello che è dato conoscere è un breve comunicato ripreso da alcuni siti internet:
"Al fine di evitare pesanti sanzioni nei confronti della nostra squadra da parte della commissione disciplinare della Uefa, non partiranno da parte della nostra curva ululati di nessun genere che possano essere interpretati come gesti con sfondo razziale. Siamo stati i primi a introdurre questa modalità all'interno degli stadi italiani, ma adesso per il bene del cammino della nostra squadra in Europa, dobbiamo evitare ogni tipo di pretesto che possa essere usato contro di noi per eliminarci dalla competizione. Ricordiamo a tutti i laziali vecchi e giovani che essere Ultras non si dimostra da questi gesti ma si dimostra per le strade, sul campo, partendo insieme e tornando insieme, e, quando capita, confrontandosi con le tifoserie avversarie. Questo non è un appello della Lazio o della Uefa, ma un ordine di chi vive la Lazio come facciamo noi".

Bene. Ed ora cosa dobbiamo dire a costoro? Quanto siete stati bravi?