Nei giorni scorsi si è sparsa la voce incontrollata che qualcuno abbia offerto 970 milioni di euro per il Milan, ma che la proprietà abbia sdegnosamente rifiutato, perché valuta la società 1,5 miliardi. Al momento mi sono detto che gli acquirenti sono stati un po' tirchi, perché tanto che c'erano potevano offrire 1 miliardo tondo. Mi sono anche detto che la proprietà del Milan è stata troppo modesta, perché i colori rossoneri valgono 2 anzi 3 miliardi di euro! Siamo logici, come balla era grossa, ma grossa grossa grossa, davvero bella grossa. Il Milan poteva forse valere 750 milioni nel 2007, dopo la vittoria in Champion's, ma ora non arriva neanche a quella cifra. Certo, può capitare che qualche miliardario eccentrico offra 970 milioni di euro per qualcosa che ne vale molto meno. E può succedere che il proprietario di un monolocale nelle banlieu, valuti il suo appartamento come un attico di 200 metri quadri in pieno centro di Parigi (e nessuno glielo vieta). Ma il miliardario eccentrico viene fatto interdire dai parenti e il proprietario del monolocale non vende. A corroborare le deduzioni della logica è intervenuto l'autorevole articolo del Sole 24 Ore di Gianni Dragoni, riportato da Calciomercato.com. Secondo l'autorevole giornale economico e finanziario, il Milan può essere quotato al massimo 400-500 milioni sul mercato. L'articolo fa anche notare che la situazione è ancora meno rosea se si escludono le plusvalenze di calciomercato (ammesse dalla FIGC, ma non dai principi contabili internazionali, che sono quelli valutati dagli investitori). Come la mettiamo? Non la mettiamo in nessun modo. La storia dei 970 milioni era una bufala e una bufala rimane. Capita che le balle spuntino grosse e rigogliose, a patto di sapersi di difendere e non prendere lucciole per lanterne. Forse è più credibile che la proprietà valuti il Milan 1,5 miliardi di euro, ma questo sarebbe inquietante, perché vorrebbe dire che ha perso il senso della realtà. Mi auguro di no. Credo che sia in grado di leggere e capire dei bilanci. C'è chi ha detto che il prezzo lo fa chi vende. Sì, ma se c'è qualcuno disposto a comprare a quelle cifre, altrimenti il venditore si tiene il monolocale nella banlieu. E' una legge della vita oltre che dell'economia.