Il periodo dei cambiamenti è cominciato in anticipo in casa Milan, con la caduta delle prime teste all'interno dell'organismo rossonero e l'avvicinarsi delle prime conferme per il mercato estivo. L'era Elliott si avvia quindi verso la strada per un vero inizio, che porterà le prime concrete rivoluzioni all'interno dei reparti in cui il Club di Via Aldo Rossi presentava delle crepe.

Le prime conferme sulla rivoluzione arrivano con l'esonero di Carolina Morace (Tecnico dell'area Milan femminile) e con Mario Beretta prossimo all'addio alla sua carica da responsabile dell'area giovanile, il responsabile verrà sostituito da uno solo tra Angelo Castellazzi e Angelo Carbone.
Sarà poi la volta della panchina di Gattuso, la quale verrà rivoluzionata dalle scelte dell'amministratore delegato Ivan Gazidis, orientato nelle sue scelte verso un prossimo tecnico provveniente dalla Premier League. Diversi sono i nomi pronosticati per la panchina rossonera, si va da Conte per arrivare poi a Di Francesco, Gasperini, Pochettino e  un ritorno in tendenza del nome di Sarri, prossimo all'addio al Chelsea e iniziale pole position per la panchina rossonera. Alcuni dei nomi non hanno scaturito la gioia dei tifosi e altri invece ne hanno scaturito la speranza, con la conferma del totale potere decisionale di Gazidis a riguardo però vi è solo da attendere un tecnico capace, in pole position si trovano ora Pochettino e Sarri.

La rivoluzione potrebbe inoltre comprendere delle decisioni fondamentali nei riguardi dell'organo societario, con Leonardo e Maldini sotto esame ma entrambi ancora stabili sulla loro posizione in attesa del prossimo mercato (estremamente decisivo per il bene della loro permanenza in rossonero), che porterà importanti cambiamenti nella rosa della squadra milanista che ancora presenta diversi limiti tecnici e atletici. La prima conferma di rivoluzuione proviene infatti dal centrocampo, primo settore della rosa che andrà a subire una rivoluzione con il quasi certo acquisto di Stefano Sensi e le probabili cessioni di Kessie (con valutazioni in corso sulle diverse offerte) e Biglia, che possiede svariate offerte sudamericane. Il riscatto di Bakayoko, sebbene possa sembrare sempre più vicino alla disfatta, resta comunque un mistero. Il ragazzo francese infatti ha svelato alcune crepe caratteriali durante questo finale di stagione, questo fattore lo ha allontanato quindi dalla sua permanenza in rossonero, sorretta però dalle straordinarie capacità di miglioramento mostrate durante la stagione e un fantastico apprezzamento da parte della tifoseria nei suoi confronti, fattori che fanno solo da corona al fondamentale ruolo in campo ricoperto dal calciatore ex Chelsea, che merita il riscatto sotto svariati punti di vista.

La valigia fra le mani per Montolivo, Mauri e Bertolacci, non riusciti nell'impresa di un rinnovo e partenti a parametro zero insieme ai futuri svincolati Ignazio Abate e Christian Zapata, partenti a causa dell'età nonostante la buona stagione disputata. Ormai ai saluti anche il mai esordiente Strinic, mai utilizzato nonostante abbia risolto i sui problemi cardiaci.

Pochi sono gli elementi certi della permanenza, fra questi vi sono il ballerino Paquetà, il muro Romagnoli, il generale polacco Piatek, il ragno nero Donnarumma (sebbene le svariate voci riguardo una loro cessione) e gli infortunati Caldara e Bonaventura che verranno aspettati per il recupero dalla loro situazione fisica. Reina elemento d'esperienza fondamentale, sicuro quindi della permanenza in rossonero almeno fino allo scadere del suo contratto.

Diverse sono le voci e tantissime sono le strade che il club di Via Aldo Rossi potrebbe intraprendere, solo il tempo ci dirà la verità ma per ora l'obiettivo è uno soltanto, l' Europa tanto attesa. I miglioramenti sono però visibili e i reali obiettivi lanciano importanti segnali. L'era Elliott è quella giusta, come un amore arrivato dopo tante delusioni.