I gloriosi periodi per il calcio italiano sono ormai lontani da nove anni, lasso di tempo in cui si sono alternate svariate squadre fino al raggiungimento dell'ultimo dominio spagnolo. I motivi per i quali le squadre italiane non riescono nell'impresa sono innumerevoli ma nulla è perduto, la Champions è un piatto difficile da preparare e il calcio italiano tende a voler prepararlo senza possedere però gli ingredienti fondamentali.

Riconosciuto come uno dei campionati più complessi e competitivi al mondo, la Serie A pecca ora di squadre in grado di allungare le mani verso i titoli internazionali, in particolare verso la Champions League, coppa che ha regalato gli ultimi dispiaceri della tifoseria bianconera. L'Italia ha bisogno d'essere guidata nella preparazione di una squadra solida e distinta, che abbia un gioco inconfondibile ma che confonda chi la affronta, vediamo quindi come preparare questa implacabile nuova squadra.

LA FORMAZIONE E LA RICERCA DEI GLADIATORI  (Da accompagnare preferibilmente con pochi ma buoni elementi d' esperienza)
Per fronteggiare una dura battaglia ci vogliono gli uomini giusti, gladiatori, veri guerrieri all'altezza della situazione e che siano in grado di rimanere solidi  e compatti nonostante i colpi, ma come si può formare una squadra di gladiatori senza però spendere troppo e cadere in debito? La regola principale è non acquistare mai ciò che già costa ma puntare su un buon osservatore che non abbia l'occhio sopraffino con i già campioni come Cristiano Ronaldo o Lionel Messi (questo possono farlo tutti) ma che noti futuri grandi campioni in fasce e che riesca quindi nell'opera di acquistarli a prezzi stracciati, grazie proprio alla giovane età e alla loro identità ancora anonima agli occhi del mondo, in questo modo la squadra potrà vantare il possedimento in futuro delle sue bandiere, i calciatori cresciuti e divenuti grandi con la loro prima grande maglia diventano dei simboli che attirano altri grandi calciatori verso la squadra. Le squadre italiane peccano nel possedimento di questo genere di calciatori, e i pochi che possiamo notare nel nostro campionato spesso si trovano in difficolta, in quanto poco supportati dai compagni di squadra.

Prendiamo ad esempio l'acquisto di Cristiano Ronaldo da parte della Juventus: se la squadra bianconera avesse rinunciato all'acquisto di CR7 per poter risparmiare e successivamente puntare 300milioni di euro su undici futuri campioni come lui, probabilmente avrebbero potuto vincere la Champions League. Ma i calciatori non sono l'unico ingrediente importante, per ogni gladiatore vi è il bisogno di un generale che studi un piano impeccabile e una strategia di battaglia implacabile, passiamo quindi all'ingrediente successivo.

IL GENERALE (L'ALLENATORE)
La ricerca di un allenatore che guidi i nostri gladiatori e che dia un'identità al gioco della squadra facendolo diventare efficace, è uno dei passaggi più complessi ma che allo stesso tempo danno i loro frutti in maniera esponenziale. Uno dei trucchi è diffidare da allenatori alle prime armi, meglio orientare le proprie scelte sull'esperienza, sulla capacità di controllare lo spogliatoio e sull'applicazione di regole che diano disciplina alla squadra. Il secondo trucco sta invece nel restringere il proprio campo di ricerca in base alle caratteristiche della squadra, nomi come Mourinho sono l'ideale per una squadra grintosa e di carattere forte, nomi invece come Gasperini sono più adatti alle squadre molto giovani, Ancelotti perfetto per chi invece desidera una squadra disciplinata e caratterialmente sportiva.

L'allenatore rappresenta l'immagine della squadra, il suo gioco, la sua ideologia sportiva e un punto di riferimento per i calciatori in rosa, motivo per il quale sarà sempre lecito controllare i rapporti fra allenatore e atleti, compito che spetta al nostro prossimo ingrediente, la dirigenza.

IL GOVERNO (LA DIRIGENZA)
Se il generale e i gladiatori scendono sul campo di battaglia, chi ha un compito a dir poco decisivo sta in alto a controllare le fila e decidere le sorti della squadra, stiamo parlando della società. La società è quel settore del club che permette alla squadra di sentirsi sempre protetta da occhi indiscreti, dai sabotaggi, dai giornali pericolosi e da una continua serie di pericoli che stanno sempre dietro l'angolo, è richiesta quindi la massima professionalità e una grande esperienza nel settore accompagnate preferibilmente con un un carattere forte.

Molto importante sarà non possedere mai un singolo elemento per più ruoli, è giusto che ognuno svolga una mansione precisa in cui concentrare tutte le sue potenzialità senza essere quindi dispersivo. Servirebbe quindi un impasto formato da un ministro degli esteri e degli scout molto attenti ai talenti anonimi e un grande finanziatore e proprietario che possa sempre proteggere il club anche per vie legali se le situazioni lo richiedono. Appena sotto il proprietario vi sono il presidente (che potrà rappresentare le scelte legali e sportive del club e fare da sostegno all'intero organismo) e l'amministratore delegato, molto importante nella scelta degli elementi che andranno a formare la società e la squadra, l'esperienza nel campo legale e i buoni rapporti con le organizzazioni come l'UEFA sono anche qui sempre ben accetti.

Arriva poi il momento di scegliere dei buoni dirigenti sportivi che avranno il ruolo di individuare prestigiosi elementi per la squadra e la panchina e intervenire sui difetti che presentano i tecnici e la rosa. Sono quindi elementi fondamentali il possedimento di capacità selettive, perseveranza e straordinaria capacità di trattativa durante il mercato.

Abbiamo ora anche il terzo ingrediente, l'abbiamo trovato, formato e inserito nel nostro organismo. Il Governo, il generale e i gladiatori combattono però per la loro gloria e per la gioia dell'ultimo ingrediente fondamentale, vediamo di chi si tratta.

IL POPOLO (I TIFOSI)
Il tifo rappresenta quella parte di una squadra che svolge la mansione più esterna all'organismo ma ha un importante compito morale e finanziario sulle spalle, siamo sostanzialmente l'aria che respirano le nostre rispettive squadre ed è importante quindi rimanere puri e freschi, senza mai apparire silenziosi o impauriti e allo stesso tempo mai rischiare di infangare quello che è il nome della squadra. Sarebbe quindi ben accetta una cieca fedeltà alla squadra, una sincera, obiettiva ed educata critica e un comportamento poco opprimente, dobbiamo infatti ricordarci che noi siamo qui per godere dello spettacolo della partita, per sostenere la squadra e stare uniti ma mai per pretendere dalla società che parli, che riferisca o che prenda le scelte che noi vogliamo poiché guardiamo il tutto da un punto di vista esterno in cui tutto sembra facile e che nasconde le insidie che i nostri beniamini affrontano ogni stagione.

CONCLUSIONE
Abbiamo ora il nostro intero organismo da Champions League, un organismo in grado di vincere e godere di buona fama mondiale. Abbiamo raccolto i nostri buoni ingredienti e gli abbiamo impastati e preparati dalla squadra al tecnico fino ad arrivare alla società e alla tifoseria, sono ora tutti uniti e manca solo il fischio d'inizio.

Serie A, ti presento gli ingredienti fondamentali per una squadra da Champions League.