Siamo finalmente giunti al termine di questo cammino europeo, fra qualche giorno scopriremo chi sarà ad alzare la "coppa dalle grandi orecchie" sotto il cielo stellato di Madrid e chi riuscirà nell'impresa di sollevarsi al primo posto nella finale di Baku (Europa League), capire quali saranno le due squadre vincitrici è dunque un'ardua impresa e ogni supposizione pare essere insicura. Ciò che invece è già in cassaforte è che l'Europa per questo 2019 vivrà in Inghilterra, e questo è un fattore positivo per svariati motivi, vediamo quali:

1. Il Calciospettacolo: Da sempre l'aria respirata in Europa sa di competitività e voglia di vincere, aria che consente ai calciatori che si addentrano nel percorso di sfornare il loro meglio e rendere così ogni partita spettacolare e ricca di azioni salienti. Ma se nel calcio europeo vi è una nazione capace di rendere tutto un campionato un vero e proprio spettacolo, si parla dell'Inghilterra, la stessa che quest'anno ci regalerà quindi due finali mozzafiato, entrambe puramente giocate all'inglese. Prendete i posti a sedere e accomodatevi, signori, l'Europa ora è la fiera del calcio giocato.

2. L'imprevedibilità: Siate sinceri, quanti di voi hanno scommesso sulle spagnole a inizio competizione? Quanti di voi sulle inglesi? Non vi è alcun bisogno di girarci attorno, il calcio europeo è reduce da una fase di totale dominio delle squadre spagnole che sì, posseggono talento e uomini capaci, ma hanno regalato nel tempo parecchia prevedibilità alle competizioni europee e tutti sappiamo che un circo che offre lo stesso spettacolo troppe volte perde prima o poi l'attenzione del pubblico. Quindi è bene che ora l'Europa stacchi la spina dal suolo spagnolo e spicchi il volo verso una sua vecchia casa, una casa per lei molto importante.

3. Storia: Storicamente le coppe europee si sono sempre potute definire non figlie del mondo, ma indiscutibilmente figlie del continente, hanno sempre affondato i piedi (o meglio, la base) su moltissime della nazioni ospitate dal continente europeo. Sarà sicuramente una gran sorpresa per i nostalgici, quindi, il fatto che comunque vada sarà un club inglese a sollevare la coppa del 2019, fenomeno che non accade ormai da 7 anni e che appartiene ad un periodo in cui era molto più complicato arrivare a scomettere sul reale futuro vincitore. Tutto questo fa quindi ben sperare i tifosi, che bramano la vecchia imprevedibilità del calcio.

4. Superstizione: L'Inghilterra che ospita la vittoria della massima competizione europea è stato più volte un fenomeno capace di dare il via a un vario ciclo di squadre vincitrici nelle stagioni successive. Questo porta inevitabilmente i tifosi più superstiziosi a sperare di nuovo nella loro rispettiva squadra, soprattutto i tedeschi del Bayern Monaco, la loro ultima vittoria europea risale infatti all'anno dopo la finale vinta dal Chelsea nell'edizione 2011-2012.

5. Perché siamo tutti qui: Tutti noi, che si tratti di tifoseria, squadre, società o singoli calciatori, possiamo vantare fra la competitività e la rivalità anche un senso di unione, battezzata dalla voglia di entrare a far parte della storia. Tutti noi vogliamo lasciare un pezzo di ciò che ci appartiene a chi verrà dopo di noi, per questo l'arrivo in finale di quattro squadre che non alzano una coppa di calibro europeo da tanto tempo, o addirittura che la alzano per la prima volta (nel caso del Tottenham) rappresenta la nascita di nuovi orizzonti storici, coronati dall'importanza del poter dire al prossimo "Io c'ero"

In attesa di scoprire quale sarà il prossimo campione d'Europa, dunque, possiamo finalmente esser certi che il fattore che ci fa tanto amare il calcio sia ancora vivo e soprattutto vegeto, il fatto che ancora il calcio riesca a spezzare ogni pronostico sul calcio stesso.