Negli ultimi giorni la Serie A è tornata ad essere ancora una volta palcoscenico di episodi che vanno a dimostrare l'esistenza di casi in cui vi sono favori e sfavori da parte di chi mantiene l'ordine all'interno del campionato italiano nei confronti delle squadre in competizione. I protagonisti di quest'ultima vicenda sono la Juventus (la favorita dalla Lega) e il Milan (ancora una volta respinto), che si sono presentate ai portoni della Lega con dei pesi molto simili per la bilancia.

La prima ha presentato una richiesta sotto certi punti di vista indiscreta, chiedendo lo spostamento della partita da disputarsi all'Allianz Stadium contro l'Atalanta, dalle ore 15 alle ore 20.30.
La motivazione ha suscitato subito dissapori tra i tifosi rivali e i bianconeri, in quanto la squadra torinese avrebbe richiesto lo spostamento per potersi agevolare nei preparativi e nella manifestazione della festa in onore dell'ultimo scudetto, titolo ormai in cassaforte.

Le risposte degli juventini sono state a tratti anche intelligenti e sensate: "Se la Juventus ha chiesto lo spostamento, che lo faccia anche il Milan", su questo nessuna piega, ma ecco che la risposta arriva direttamente dalla Lega del campionato italiano.
Il Milan si presenta, infatti, con la medesima richiesta, ma che viene stranamente respinta, motivo per il quale dovrà disputare la partita in casa contro il Frosinone alle ore 18 (turno pomeridiano).

La respinta della lega muove quindi diversi malumori, mentre altri tifosi rimangono sotto profili positivi, sostenendo che giocare dopo il Milan imporrebbe delle pressioni sulla squadra bergamasca, che troverà una Juventus decisa a festeggiare e chiudere il suo campionato con una vittoria in casa. Moltissimi scavano infondo a teorie più complottiste, che fanno pensare a un vero piano Anti-Milan, un piano costruito con la sola intenzione di intralciare il cammino rossonero nella sua corsa verso l'Europa.
D'altra parte si muovono invece teorie più semplici e realiste, secondo le quali la lega abbia respinto la richiesta rossonera poiché la contemporaneità degli incontri è possibile solo durante l'ultima giornata, e un simile spostamente avrebbe causato disturbo ai programmi televisivi, già organizzati per le riprese del match. 

Il Milan dovrà quindi vincere in ogni caso la sua partita e imporsi fino all'ultimo in una corsa Champions che mette paura a tutti, ma non dispiace e che offre spettacolo fino all'ultima giornata. Solo il tempo saprà darci delle risposte a riguardo, mentre tutto il resto rimane alla Lega.