L'ultimo periodo non rappresenta un momento decisivo solamente per il collettivo Milan ma anche per i suoi singoli, soprattutto per il novello acquisto estivo Tiémoué Bakayoko, il cui riscatto sembra essere sempre più lontano . Il Milan però è richiamato ad osservare i diversi motivi per il quale Bakayoko dovrebbe invece essere mantenuto e ricordare come ha vissuto la sua esperienza rossonera.

Tiémoué arriva al Milan durante l'estate 2018, dimostrandosi un oggetto misterioso e una scommessa che nel caso non fosse stata vinta non avrebbe causato problemi. Il calciatore infatti viene prelevato dal Chelsea tramite una formula di prestito con diritto di riscatto, nel caso il giocatore avesse presentato miglioramenti o non fosse riuscito a soddisfare le aspettative del club rossonero.

Bakayoko comincia la sua stagione in modo esponenzialmente negativo, appare impacciato e disarticolato presentando inoltre una preoccupante lentezza. Gattuso però non cede e continua a lavorare sul ragazzo, restando puramente convinto delle sue potezialità tecniche e fisiche che non tardano a farsi ammirare. Tiémoué infatti risponde bene agli allenamenti e mostra un miglioramento sempre maggiore entrando nel cuore della tifoseria e nell'organico della formazione titolare, diventando inoltre uno dei protagonisti e idoli indiscussi di questa stagione.

La stagione procede bene e di pari passo con i miglioramenti del ragazzo, estremamente attaccato alla maglia rossonera anche durante i momenti critici. Bakayoko diventanta un coro, una diga, un assistman e una furia dominante durante le partite ma dimostra una strana immaturità nel carattere che preoccupa i dirigenti. In seguito alla vittoria sulla Lazio si rende infatti protagonista di un gesto risultato vile, mostrando la maglia dell'appena sconfitto Francesco Acerbi, autore di una provocazione durante i giorni precedenti all'incontro. Il calciatore ricorre subito alle scuse, apparendo quindi sportivo e corretto, ma sarà solo il primo dei tre sgradevoli episodi.

Poco tempo dopo, Tiémoué rientra in scena con uno screzio con il mister a causa di un grosso ritardo ad un allenamento, giustificato in seguito dall'entourage del calciatore con un problema alla vettura causato dall'assenza di benzina. La gustificazione non salva però Tiémoué, che viene multato e causa inoltre il ritiro punitivo per la squadra. Il ritiro funziona e la squadra reagisce subito in modo impeccabile portando a casa la prima vittoria per 2-1 contro il Bologna, ma Bakayoko è ancora al centro di un rapporto difficile con il mister Gattuso, che spinge i due a una seria discussione causata dalla lentezza del calciatore nel prepararsi all'entrata in campo. Tiémoué non tarda a farsi sentire sui social, fattore base della preoccupazione di tantissimi tifosi che ritengono i social network dannosi in casi come quest'ultimo.

Il tempo riesce a sopire ogni ferita e Bakayoko risolve le incomprensioni con il mister, i compagni e la società, si allena al meglio e si presenta ancora una volta carico e imponente in occasione della decisiva partita contro la Fiorentina. I giornali , i tifosi e gli opinionisti parlano chiaro: Bakayoko è da applausi e si dimostra la solita diga, salta l'uomo, stringe verso l'area avversaria e soprattutto impedisce tante penetrazioni agli avversari, elementi fondamentali per un centrocampo infallibile come quello che la dirigenza milanista ha in programma, un centrocampo che arricchito da elementi quali l'ottimo regista Stefano Sensi e il gigante serbo Savic renderebbe la squadra una vera garanzia. Il Milan ha ora poche scuse a disposizione, il carattere di Tiémoué può non piacere ma può migliorare grazie alla disciplina e alle rigide regole imposte ultimamente, che come possiamo vedere danno da subito i loro frutti.

Milan, ora la scelta è tutta tua, devi riscattare Bakayoko.

 

 

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