Ha finalmente inizio il Medioevo rossonero, una linea di confine fra il Milan di Elliott e il Milan del passato. Le differenze cominciano a delinearsi in modo sempre più evidente e si possono riassumere con un'unica considerazione: il Milan del presente (e del futuro) ha un progetto. Sì, perché differentemente dal Milan dell'ultimo periodo 'berlusconiano' e successivamente della gestione cinese, il Milan della gestione Singer ha in mente un piano evidenziato in modo profondo e dettagliato, un progetto con le sue regole e con i suoi rischi ma comunque un progetto che se centrato nel giusto, potrà veramente riportare il club di via Aldo Rossi fra le prime squadre mondiali.

Il primo passo verrà fatto in giornata con Paolo Maldini, che potrà confermare la sua posizione di dirigente tecnico al cospetto di Ivan Gazidis, che concederà alla leggenda rossonera una grande liberà sul mercato, un buon budget per calciatori di qualità e un personale scelto e mirato a portare in casa Milan grande esperienza e caparbietà professionale. Il club rossonero è quindi giunto al suo 'Medioevo', il punto in cui tutto si rivoluziona e viene messo a rischio per consentire a un progetto di sollevarsi e spiccare il volo.
Vediamo quindi quali saranno le caratteristiche del nuovo Milan.

 

STABILITA' SOCIETARIA - Il Milan che vedremo a partire da quest'estate potrebbe essere un club con una stabilità societaria (cosa mai raggiunta negli ultimi 6 anni) . Gli uomini in dirigenza verranno scelti con ottima cura dei dettagli, in modo da non scomodare più l'ambiente professionale, umano e sportivo nel corso dei prossimi anni. Paolo Maldini ha infatti richiesto una squadra al 98% composta da ex rossoneri: si va da Carbone fino ad arrivare a Costacurta. Inoltre, il talent scout Moncada assegnato al settore giovanile, verrà promosso in 'prima squadra' e affiancherà Paolo nelle scelte di mercato e nella scelta di talenti e futuri campioni. Quello che si prospetta è quindi una società finalmente stabile, equilibrata e professionale, ricca di determinazione e voglia di riportare a casa la squadra rossonera passo dopo passo con un progetto che sarebbe dovuto cominciare nel 2007 in seguito all'ultima Champions League, quando la squadra rossonera cominciava a presentare alcuni elementi già in età 'avanzata'.

ROSA GIOVANE E D'ESPERIENZA - La rosa di cui parla il progetto Elliott ha caratteristiche precise e mirate a un presente positivo e un futuro vincente. La società milanista è infatti intenzionata a regalare al club rossonero una rosa formata da un mix di calciatori giovani e pochi, ma buoni elementi d'esperienza che possano guidare la carica in campo e negli spogliatoi, una rosa che possa mirare al futuro e che regali al club e ai tifosi degli elementi di cui andare fieri, che crescano fra le mura di casa Milan e che siano un giorno dei portavoce e delle grandi bandiere. La ricerca della qualità opera in questo momento al centro campo e sulle fasce, con il quasi certo arrivo i Stefano Sensi e l'interesse della squadra verso elementi che possano fornire quantità numerica in area avversaria, che conducano un buon gioco e che abbiano caratteristiche vincenti sia dal punto di vista caratteriale che tecnico.

Attenzione però, puntare esclusivamente sui giovani mantiene delle insidie. La scarsa esperienza è infatti un demone difficile da combattere e sconfiggere e i casi come l'annuale successo dell'ajax sono dichiarabili come 'miracoli sportivi' difficilmente ripetibili a breve distacco di tempo. Per questo motivo Gazidis spiega come la società Milan abbia l'intenzione di combinare alla rosa giovane una serie di elementi d'esperienza che conoscano bene il calcio italiano ed europeo.

GIAMPAOLO ALLENATORE? (IL TECNICO) - La tifoseria si dimostra già divisa su quello che sarà il prossimo allenatore del Milan. Le indiscrezioni infatti riportano a Giampaolo ma parte della tifoseria è poco fiduciosa mentre l'opposta metà ha piena fiducia nelle capacità dell'ex tecnico blucerchiato, Ma chi è Marco Giampaolo? L'ex tecnico della Samp non ha collezionato in passato grandi annate, ma si sostiene abbia in realtà grandi capacità ben utilizzabili se supportate da una rosa di qualità. Con pochi buoni elementi ha infatti centrato l'obiettivo annuale del club blucerchiato, che ha insistito per mantenerlo sulla sua panchina senza avere però successo. Il tecnico è inoltre molto apprezzato dalla società milanista e dall'ex tecnico Arrigo Sacchi, tanto da definirlo un maestro e 'unico uomo in grado di risollevare il Milan dalla panchina'. Si può quindi porre fiducia in due elementi come Sacchi e Maldini, senza mai però distogliere lo sguardo dall'ottica critica, che evidenzia il fatto che si tratterà comunque di una scommessa, certo come lo sono stati lo stesso Sacchi e i due successivi Capello e Ancelotti, ma trattasi comunque di una scommessa che se dovesse fallire verrà rimpiazzata ma se dovesse diversamente andare in porto saremo ancora una volta assistiti da un signor allenatore capace e professionale.

Saranno quindi mesi estremamente caldi non solo per i tifosi in vacanza ma anche per chi dall'alto della società rossonera rafforzerà tutto l'organico con l'intento di trascorrere delle annate prossime con tranquillità e se il diavoletto lo vuole, con qualche sorpresa ben gradita e dei giorni di festa.