Veni, Vidi, Vici. 
Voglio cominciare questo articolo richiamando una storica frase di Gaio Giulio Cesare dopo la vittoria fulminea avvenuta nel 47 a.C contro l'esercito di Farnace; 
questa celebre frase si sposa a meraviglia con quello che è stato capace di fare Roberto De Zerbi alla guida della sua nuova squadra.

Ma facciamo un piccolo passo indietro, partendo dal 2021, anno in cui l'allenatore 47 enne nato a Brescia concluse un eccellente stagione al Sassuolo guidato dal trittico Berardi-Scamacca-Raspadori, esprimendo un calcio sublime e sfiorando le zone europee. Successivamente a quella mitica annata fu infatti al centro del mercato e si convisnse ad accettare la chiamata prestigiosa ricevuta da un noto club ucraino come lo Shaktar Donetsk; nuova esperienza, nuovi giocatori e soprattutto diversa calendarizzazione, sembrava tutto perfetto per cominciare questa avventura completamente differente rispetto a quella in Emilia ma purtroppo l'improvviso attacco delle truppe russe guidate da Putin nei confronti dell'Ucraina hanno fatto si che il campionato si interrompesse. 

Tralasciamo questa triste parentesi, ma che purtroppo è tutt'ora una triste realtà del nostro mondo, per tornare a parlare di calcio.
Una volta riuscito a fuggire dall'Ucraina, De Zerbi senza squadra è stato contattato dal Brighton, club di media classifica che milita nella Premier League inglese; 
mai più scelta fu più azzeccata da parte della società inglese visto che l'acquisto dell'allenatore alla loro guida si è rivelato un vero successo ed ora vediamo bene come. 

Esordio in campionato: 1 ottobre 2022; nel magico palcoscenico di Anfield, gli uomini di Klopp ospitano il piccolo Brighton per una partita che sembra sulla carta agevole per i reds: ma una cosa è data per certa in Premier League, mai e dico mai sottovalutare le piccole! 
Dopo 15 minuti i padroni di casa si ritrovano sotto di due lunghezze, firmate entrambe dall'esterno belga attualmente in forza all'Arsenal Leandro Trossard; il Brighton gioca bene, esprime un bel calcio, l'impronta di gioco di Mister De Zerbi sembra essere stata subito assimilata dai giocatori che in campo la ripropongono alla lettera. Risultato finale 3-3: sfiderei chiunque a presentarsi alla guida di un nuovo club, tra l'altro non di prima fascia, ad andare in un fortino come Anfiled e mettere spalle al muro una squadra forte e vincente come il Liverpool. 
A questo punto viene da pensare "vabbè è stato un colpo di fortuna, vedrai che adesso calerà a picco", ma ciò non è assolutamente nei piani di De Zerbi che invece alza ancora l'asticella portando a casa numerosi successi e trascinando il Brighton a ridosso delle zone europee. 

Concludo dicendo che questa meravigliosa pagina di calcio che ci vede protagonisti dovrebbe essere da esempio per tante persone che aspirano a fare gli allenatori ma nello specifico dovrebbe essere una sana e corretta mentalità da seguire; coltivare le proprie idee, avere gli attributi per metterle sul campo e portarle avanti è simbolo di un coraggio che pochi hanno, e De Zerbi è uno di questi; la capacità di non farsi abbattere alle prime difficoltà, la convinzione che ciò in cui si crede deve essere portato avanti, bene o male che venga visto dall'esterno, perchè da fuori si è tutti bravi a giudicare, a criticare, a puntare il dito ma lì dentro, esattamente lì dentro, è come ritrovarsi in una gabbia di leoni pronti a sbranarti per prendere il tuo posto, un'arena in cui valori come comunità, unione, rispetto vengono repressi e calpestati come se fossero carne da macello.

Se si fosse più bravi a guardare anche nel piatto dell'altro, sicuramente ci si accorgerebbe di quante opportunità stiamo perdendo e di quanto splendore e bellezza ci stiamo privando.