Cari lettori e lettrici, oggi voglio portarvi assieme a me a parlare di calcio inglese, un calcio che sta sempre più monopolizzando la propria supremazia nei confronti degli altri non da un punto di vista territoriale certamente ma da quello di visibilità e bellezza; infatti il campionato inglese a detta di tutti è considerato il campionato più bello del mondo dove militano alcuni dei più forti club mondiali guidati dai rispettivi campioni in rosa. 

Il Manchester United è da sempre stata una delle corazzate di punta di questo campionato e basta rimembrare nel recente passato per trovarvi conferma: gli anni di Sir Alex Ferguson alla guida dei "Red Devils" sono stati senza dubbio anni di grande spessore e successi per la squadra di Manchester che ha conquistato ogni titolo possibile con il suo condottiero alla guida; oltre 25 anni di puro amore quelli che hanno legato Ferguson al club e dal quale sono usciti fuori giocatori dal calibro mondiale: penso a Cantona e Giggs, passando per Rooney e Tevez ed infine Cristiano Ronaldo, vero e proprio pupillo di Sir Alex che lo ha preso cucciolo dallo Sporting e lo ha cresciuto fino a lanciarlo nella leggenda. 

Purtroppo come tutti sappiamo anche le più belle favole d'amore sono destinate prima o poi ad una conclusione e così è stato quando Ferguson in quel 19 maggio del 2013 ha lasciato da eroe la panchina del Manchester dopo avergli fatto conquistare ben 38 trofei in 27 anni di carriera, davvero inimitabile!
Ecco che da lì è cominciata la discesa del club che negli anni a seguire fino ad arrivare ad oggi ha visto pochissimi trofei in bacheca( mi viene da pensare all'Europa League vinta nel 2016 con Mourinho in panchina) ma sopratutto sembrava aver perso completamente un LEADER.
Mourinho, Solskjaer ed oggi Ten Hag non sono riusciti a riportare questo prestigioso club nel posto che merita, non sono riusciti a riportare lo spirito malefico e di paura che prima contraddistingueva ogni singolo club che andava a giocare da loro nello storico Old Trafford meglio conosciuto come il "Teatro dei sogni"; ecco, sembra proprio che questi sogni siano un po' svaniti dalla mente dei tifosi, quasi come se Ferguson con il suo addio avesse staccato la spina dalla corrente e di conseguenza nessuno poi è stato in grado di riaccendere questo storico e potente macchinario chiamato Manchester United. 

Ho citato di come nessun allenatore sia riuscito ad emulare le storiche imprese di Sir Alex ed oggi più che mai il club sta sentendo la mancanza di un vero e proprio leader; l'ultimo forse, che non ha però portato i frutti sperati, è stato proprio Cristiano Ronaldo che dopo le esperienze ricche di gol e trofei con le maglie di Real e Juventus aveva deciso di fare ritorno in patria, proprio lì a Manchester dove sbarcò da giovanissimo abbandonato la sua terra natia, il Portogallo, sotto la corte appunto di Ferguson. 
Tra Cristiano e l'attuale allenatore Ten Hag non è mai sbocciato l'amore sperato, quell'amore che sbocciò fra il portoghese e l'ex tecnico scozzese, tanto che l'attaccante dopo una stagione relegato quasi sempre in panchina ha deciso di cambiare aria abbandonando la piazza che lo ha reso grande; tornando a Ten Hag possiamo affermare che anche fra lui e il club non sia nato un' amore indissolubile e senza dubbio merito di ciò son o anche i risultati poco attesi e poco brillanti ottenuti dal club, un club che negli anni passati era abituato ad essere dominatore divorando ogni singolo avversario mentre ora si trova a fare i conti con una crisi buia e prolungata.

Ten Hag è proprio il profilo cercato dalla società nel tentativo di ritrovare quei fasti di un tempo visto che all'Ajax si è dimostrato un'abilità stratega riuscendo a portare i lancieri addirittura in semifinale di Champions ad un passo dalla finale. Mi viene spontaneo affermare che il campionato olandese per quanto bello e affascinante non possa essere paragonato a quello inglese e quindi replicare i risultati raccolti in quel di Amsterdam a Manchester si sapeva non fosse stato compito semplice.

Altro problema a cui sento di dovermi appellare per analizzare questa fase grigia del club è sicuramente la rosa a disposizione: tanti ottimi giocatori ma anche tanti giocatori molto sopravvalutati (mi viene in mente Maguire pagato 85 milioni di sterline) non creano coesione all'interno del gioco di squadra; infatti la squadra sembra essere molto scollegata, non ha più una propria identità di gioco e soprattutto non ha più un vero e proprio LEADER. 
La conferma di ciò arriva dai risultati in campo, troppo altalenanti per essere associati ad una squadra come il Manchester abituata a vincere tutto; la mazzata decisiva è arrivata dalla Champions League: prima raggiunta lo scorso anno sempre da Ten Hag, alimentando le speranze dei tifosi di rivedere il proprio club lassù tra le più forti, per poi essere rovinosamente maltrattata quest anno arrivando addirittura quarto nel proprio girone facendosi superare nettamente da squadre come Galatasaray e Copenaghen che con tutto il rispetto sono lontane anni luce dai Red Devils.

Arrivati a questo punto il club deve mettersi a tavolino e ragionare su quelle che possono essere le mosse da attuare per riportare questo club dove merita di stare e di far rivivere alla parte rossa della città di Manchester dei veri e propri sogni.